Tempo di esami finali per il Cus Cagliari, che alle 18 di domani, a Sa Duchessa, dovrà aggiudicarsi gara3 del playout col Jolly Livorno per mantenere un posto nell’A2 femminile di basket ed evitare la retrocessione in B, condanna per la compagine che uscirà sconfitta.

Le cussine avevano vinto gara1 49-51 a Livorno, le toscane gara2 46-66 a Cagliari, e a domani, ancora nel capoluogo sardo, si giocherà l’incontro decisivo.

“Dal punto di vista emotivo siamo sulle montagne russe, ma è un aspetto tipico delle gare di playout. Ci era capitato anche contro Bolzano. Mercoledì abbiamo steccato e abbiamo usato questi giorni per rimettere a posto la nostra identità difensiva con l’obiettivo di arginare l’attacco del Livorno”, spiega coach Federico Xaxa, riferendosi in particolare a Giangrasso, che in gara2 ha siglato 32 punti.

TECHFIND SELARGIUS - Intanto, dopo l’eliminazione in semifinale playoff subita per mano del San Giovanni Valdarno, in casa San Salvatore è tempo di bilanci e ringraziamenti, da giocatrici, staff tecnico, dirigenziale e medico, a sponsor, fedelissimi, famiglie, volontari e istituzioni.

 “Siamo davvero soddisfatti per i risultati raggiunti. Non è per niente semplice gestire una società come il Basket San Salvatore, con tradizioni storiche e l’eredità lasciata da persone di altissimo spessore come Gabriele Cinus e Vincenzo Tedesco, per citare solo alcuni esempi di dedizione. Ci stiamo impegnando al massimo delle nostre possibilità per continuare a crescere tutti insieme e per rendere la società ancora più un punto di riferimento nello sport locale e regionale e perché no, a livello nazionale”, ha sottolineato il presidente Marco Mura. “Mi sembra che quest’anno i risultati conseguiti grazie all’incessante impegno di tante splendide persone, possano compiutamente testimoniare quanto io stia dicendo. Non vuole essere evidentemente un punto di arrivo ma semmai una nuova pietra miliare nel percorso di questa splendida società, della grande famiglia del San Salvatore Selargius. Ora un brevissimo momento per tirare il fiato e subito si riprenderà con la pianificazione futura, sperando fortemente di poter ripartire da dove ci siamo lasciati”.

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