Minispi sta diventando SuperSpi. Il play sassarese Marco Spissu è in continua evoluzione. Basti dire che in questo avvio di stagione ha già realizzato per tre volte 22 punti.

La prima in Supercoppa, contro la Virtus Roma, la seconda domenica in campionato contro la Fortitudo Bologna e mercoledì notte si è ripetuto in Champions.

Tra gli italiani solo Pietro Aradori segna di più (16 punti contro i 14,5 del biancoblù) ma lo fa perché tira sei volte di più a partita.

Nella stagione passata, giusto per ricordarlo, Spissu non aveva mai superato i 20 punti nei tornei italiani e lo aveva fatto due volte in Champions.

L'ultima proprio contro il Burgos dove ha firmato il suo high con 24 punti grazie al 3&7 nei tiri da due, il 5/7 da tre e il 3/4 dalla lunetta. Va ricordato che il play sassarese ha solo 25 anni e questa è la seconda stagione che parte da titolare, grazie alla felice intuizione del coach Gianmarco Pozzecco, che già due anni fa aveva capito come Marco Spissu potesse guadagnarsi anche la maglia della nazionale.

I fatti gli stanno dando ragione, non solo per l'evoluzione in attacco, ma per la personalità dimostrata dal sassarese, uno dei pochissimi giocatori italiani che sa cambiare l'inerzia di una gara. Facendo canestro e alzando il ritmo.
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