Sassari va domani a Verona alla caccia dell’ottavo successo consecutivo che vale come ipoteca sul quarto posto. Il pivot Ousmane Diop avverte: «Non guardiamo la classifica, anche se sono in basso hanno una buona squadra e un bell’asse play-pivot con Cappelletti-Smith e poi devono salvarsi, quindi sarà dura».

Questa stagione è la consacrazione per Diop, che ha raddoppiato il suo impatto grazie a 9 punti, 5 rimbalzi. Più tonico e definito, spiega così la sua crescita: «Ho abbassato un po’ il peso e fatto meno pesi in palestra dopo aver parlato con il preparatore fisico Boccolini, con lui stiamo lavorando anche molto sull’equilibrio del corpo. Poi ho cambiato mentalità, prima pensavo troppo agli errori, ora dopo aver parlato con l’allenatore mi concentro su quello che devo fare dopo».

Diop ha cifre persino superiori ai due lunghi della nazionale italiana, Tessitori e Caruso. Il giocatore senegalese di passaporto italiano risponde così a chi paventa una chiamata in azzurro: «Ho sempre detto che la priorità l’ha la nazionale del Senegal perché sono nato lì, ma se nel frattempo mi chiamasse l’Italia, un pensierino lo farei».

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