"Giochiamo in undici, difendiamo tutti e a rimbalzo ci andiamo in cinque per cercare di partire in contropiede il prima possibile". Brian Sacchetti spiega la svolta della Dinamo sotto la direzione di Federico Pasquini. Prima ancora che le alchimie tattiche con tanti cambi di difesa, il Banco di Sardegna si è compattato mentalmente, ritrovando lo spirito battagliero. Quello spirito che non è mai mancato all'ala biancoblù: non a caso utilizzato spesso nei finali di partita. Domenica seconda gara al PalaSerradimigni, contro Torino, falso fanalino di coda, capace di sfiorare il colpaccio a Milano e Reggio Emilia e di infilare tre successi di fila contro Trento, Pistoia e Avellino, che era in striscia vincente da 12 giornate. "Ma loro hanno un talento tecnico e atletico esagerato. White si fa sentire sotto canestro, Mancinelli ha grande esperienza, e poi Jerome Dyson lo conosciamo, in queste sfide si esalta. Lui ed Eyenga vorranno dimostrare che nella Dinamo di quest'anno potevamo starci. Quindi ci aspetta una gara durissima contro una squadra che va a tutto gas". Sacchetti giocherà domenica la gara numero 290 in maglia biancoblù, coppe europee e italiane comprese. Per toccare quota 300 in questa stagione, c'è una sola strada: conquistare i playoff scudetto e arrivare almeno sino alle semifinali.
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