Un record lo ha già stabilito: mai un giocatore sassarese aveva militato in una società così blasonata. Il play Marco Spissu è stato ceduto in prestito alla Virtus Bologna, neo retrocessa in A2 ma candidata numero uno alla risalita. Perché la società bianconera deve onorare una bacheca che parla di 15 scudetti, 9 coppe italiane e 4 europee, compresa l'Eurolega del 2001, l'ultima vinta da un club italiano. A questi titoli vanno aggiunti i 15 scudetti giovanili.

Classe 1995, figlio d'arte (il papà Francesco ha allenato il Sant'Orsola, la madre Paola Santona è stata giocatrice del Sant'Orsola) è anche il vero prodotto del vivaio Dinamo, che lo ha fatto debuttare a soli 16 anni contro l'Olimpia Milano. Marco Spissu è un play mancino dalla faccia tosta e dal tiro mortifero.

Lo ha dimostrato nelle nazionali giovanili Under 18 e Under 20, e come Mvp della finale nazionale Under 19, che lo ha visto vincere lo scudettino col Casalpusterlengo.

Lo ha confermato in A2, dove è cresciuto vertiginosamente: l'anno scorso col Tortona 10 punti di media col 43% nelle triple e quasi 4 assist in 30' di utilizzo. La Dinamo lo ha messo sotto contratto sino al 2020.

La stagione con la maglia della Virtus Bologna è la prova del nove, viste le grandi pressioni di Basket City e le aspettative che ripone in lui il presidente Alberto Bucci, ex allenatore inserito nella Hall of Fame. Se Marco Spissu supera anche questo test, la maglia di secondo play della Dinamo è prenotata.
© Riproduzione riservata