L'ultimo tentativo della Fiba di monopolizzare le coppe europee a danno della Uleb/Eurolega è un ultimatum lanciato a 14 nazioni Europee: Italia, Spagna, Turchia, Russia, Grecia, Lituania, Israele, Croazia, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Macedonia e Polonia.

"O entro il 20 dimostrate di non essere in violazione delle nostre norme o sarete esclusi dall'Europeo 2017".

Minaccia che sa più di mossa disperata, perché a parte la prudentissima Germania e la calcolatrice Francia, tutte le nazioni europee migliori hanno ribadito di lasciare libera scelta alle società di partecipare alle coppe europee organizzate dalla Uleb oppure dalla Fiba.

Sarà probabilmente la Commissione europea a dirimere l'accesa controversia. Certo è che grottesco - senza offesa per nessuno- pensare ad un campionato europeo dove a contendersi il podio possono essere le nazionali di Albania, Andorra, Armenia, Cipro Gibilterra, Malta e Principato di Monaco, giusto per fare qualche nome. Invece in Italia si cerca la mediazione.

Nell'assemblea della Legabasket che ha sancito il passaggio di testimone dal dimissionario Fernando Marino a Egidio Bianchi si è anche parlato della querelle sulle coppe europee. I club italiani sono disponibili a trattare con la Fip di Petrucci per cercare un accordo.

In fondo, sostengono, la libera scelta consentirebbe di raddoppiare la presenza delle squadre italiane nelle coppe europee, con evidenti benefici economici e tecnici per il basket nazionale: Milano in Eurolega, Sassari, Trento e Reggio Emilia in EuroCup e poi altre tre o quattro formazioni nelle due coppe organizzate dalla Fiba.
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