“Una mattina mi sono svegliato e non avevo più l’energia che mi ha animato sempre da quando sono a Sassari. L’ho detto al presidente Sardara perché non voglio prendere in giro nessuno”. Così l’ormai ex general manager della Dinamo (non rinnoverà a fine giugno ed è diretto a Treviso) ha spiegato in conferenza stampa i motivi del suo addio.

“In questi 14 anni ho vissuto per la Dinamo e Sardara e i collaboratori mi hanno fatto sentire a casa. Non è una decisione facile sotto il profilo emotivo ma professionalmente è giusto così”.

Pasquini ha anche riconosciuto gli errori: “ma le squadre negli ultimi due anni si sono riprese”. Ha fatto da parafulmine a un momento di flessione di tutta la Dinamo, non solo a livello tecnico. Flessione inevitabile probabilmente dopo aver viaggiato al massimo raccogliendo risultati impensabili: scudetto, due Coppe Italia e Supercoppe, una Europe Cup e la partecipazione all’Eurolega.

Ora la società sassarese cerca un sostituto che abbia la stessa competenza e disponibilità a lavorare per la Dinamo.

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