Ha riaperto le porte al pubblico stamattina, a Quartucciu, il palazzetto dello sport intitolato a Beatrice Lopez, la ragazza di 15 anni scomparsa a causa di un tumore alla caviglia nel 2015.

Beatrice era una promessa della pallavolo, giocava nell'Audax, la società sportiva di Quartucciu e fiore all'occhiello della pallavolo in Sardegna.

"Bea era una ragazza tosta, ma anche tanto simpatica. Nel gruppo di amici doveva essere la leader. A scuola facevano a gara per stare nel banco con lei - ricorda commossa la mamma Marianna Melis, 50 anni - Aveva anche una grande sensibilità, perché stava sempre dalla parte dei più deboli, dei più fragili. Era trainante e accattivante".

In casa tutto parla ancora di lei. Tante le foto che la ritraggono: lei bambina pacioccona, in campo con l'Audax, e i selfie con i capelli corti ma gli occhi pieni di speranza. A 14 anni, un dolore alla caviglia curato come una tendinite. Passano i mesi, il dolore non passa. Il viaggio a Firenze e la diagnosi: Bea ha il cancro alla caviglia.

"Bea era una cocciuta, capace di spaccare il mondo. In questo palazzetto c'è lei, è casa sua. L'ultima volta che è venuta qui era sulla sedia a rotelle e mi disse: 'Posso fare invasione di campo con la sedia?'. Sapeva come farsi dire di sì", ricorda Luisa Serra, presidente dell'Audax.

Il palazzetto, la sua seconda casa, colmo di atlete, pronte a sfidarsi nel ricordo di quella ragazza che non è riuscita a vincere la sfida più grande che la vita le ha riservato, ma che ha saputo affrontare quel calvario senza mai avere un momento di sconforto, ma, al contrario, dando forza a chi le stava vicino. "Ho fatto questa promessa ai genitori, Marianna e Andrea, due anni fa, - spiega Elisabetta Contini, assessore allo sport - Bea è stata mia alunna, era testarda e determinata, sapeva cosa voleva e sapeva raggiungerlo. La sua grinta deve essere un esempio per tutti, perché con la forza di Bea noi potremo fare tutto".

Francesca Melis
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