A Porto Torres la boxe non muore mai: 3 palestre e tanti militanti, in nome di una tradizione che dura ininterrottamente dal 1930 e che ha visto fiorire numerosi pugili e maestri di livello internazionale.

Ora un nuovo promettente virgulto: Giuseppe Nardi, 14 anni, tesserato nella società pugilistica portotorrese Se.Sa, l'ultima nata. Alto 1 metro e 72 centimetri, studente al liceo scientifico, è l'unico pugile della provincia di Sassari, nella categoria Junior, che parteciperà dal 22 al 25 aprile all'importante torneo pugilistico giovanile nazionale a Roseto degli Abruzzi intitolato ad Alberto Mura, l'ex indimenticato pugile, maestro e organizzatore di boxe portotorrese, scomparso prematuramente qualche anno fa. Giuseppe Nardi ha già vinto i suoi primi 6 incontri. Il suo talento non è passato inosservato ai tecnici nazionali, che lo hanno invitato a questa importante kermesse.

Nardi parteciperà ad un torneo a 6, assieme ai migliori giovani talenti junior italiani della categoria: "Giuseppe ha grandi doti pugilistiche e porta con naturalezza tutti i colpi - spiega uno dei suoi maestri Antonello Loi (l'altro è Pietro Pintadu), ex campione italiano nei dilettanti -. Deve fare solo esperienza e superare l'ansia del combattimento. Per il resto ha tutte le qualità fisiche, tecniche e morali per diventare un ottimo combattente del ring. Inoltre - conclude - la sua partecipazione ad un torneo intitolato ad un nostro illustre cittadino e sportivo come Alberto Mura è per noi motivo di grande soddisfazione e commozione".

Sulla stessa linea d'onda il vice presidente della palestra Se.Sa Valerio Perantoni. Suo nonno Antonio Perantoni, noto Nino (classe 1909), fu il primo pugile turritano a rendersi famoso (24 vittorie e nessuna sconfitta).

"Diversi giovani portotorresi si stanno avvicinando alla boxe, sport difficile e duro - afferma Perantoni -. Noi, come le altre palestre della città, cerchiamo di curarli al meglio. Giuseppe Nardi può fare tanto. Deve continuare con questa classe e costanza. Alberto Mura sarebbe stato già orgoglioso di lui".
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