Lo splendido oro di una 4x100 per metà sarda chiude un’edizione da record dei campionati europei di atletica leggera per l’Italia.

Di un altro pianeta i velocisti azzurri, che hanno lasciato il vuoto alle loro spalle. Ai blocchi di partenza Melluzzo ha tenuto botta, in seconda frazione il campione olimpico Marcell Jacobs ha bruciato gli avversari, poi l’oristanese Lorenzo Patta autore di un’ottima curva e in ultima frazione Filippo Tortu che ha incrementato il vantaggio. L’Italia ha chiuso con un ottimo 37’’82, una distanza siderale rispetto all’Olanda, seconda con 38’’46, e alla Germania, terza con 38’’52. Perfetti i cambi degli azzurri.

«Volevamo vincere, nessuna staffetta era riuscita a farlo e sono contento di aver condiviso il percorso con loro. Sono troppo orgoglioso della gara che abbiamo fatto, dedico la medaglia a mio padre. volevo regalargli l'oro nei 200 metri, non ce l'ho fatta e gli regalerò questo», ha detto Filippo Tortu. «Siamo felicissimi, era il nostro obiettivo vincere. L'importante era arrivare primi in fondo e ci siamo riusciti», le parole di Lorenzo Patta.

Ieri l’Italia ha collezionato anche due argenti, nella 4x400 maschile (Sito, Aceti, Meli, Scotti) e nel lungo femminile con Larissa Iapichino, e un bronzo con Pietro Arese nel 1.500 metri.

La spedizione europea si chiude con 24 medaglie, di cui 11 ori. È record, e per la prima volta nella storia l’Italia è prima nel medagliere

(Unioneonline/L)

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