Chijindu Ujah, atleta britannico che ha preso parte alla staffetta 4X100 dei Giochi di Tokyo, è stato provvisoriamente sospeso per una presunta violazione delle norme antidoping alle Olimpiadi.

Lo ha confermato l'Athletic Integrity Unit, l'associazione internazionale delle federazioni di atletica leggera, organo indipendente dalla Federazione internazionale.

Una violazione che potrebbe privare lui e i suoi compagni della medaglia d’argento conquistata alle spalle dell’Italia, con i britannici bruciati proprio sul traguardo dalla fenomenale volata di Filippo Tortu.

Ujah è risultato positivo all’ostarina, un anabolizzante, e al S23, che aiuta nella costruzione muscolare.

Una notizia che fa molto scalpore, soprattutto alla luce delle tante insinuazioni che abbiamo letto sui giornali d’Oltremanica – senza prove – circa il clamoroso successo di Jacobs nei 100 metri, poi bissato dalla strepitosa staffetta azzurra.

Il 'Times' aveva fatto insinuazioni in merito ai rapporti, peraltro interrotti da da tempo, tra Jacobs e l'imprenditore Giacomo Spazzini, quest'ultimo oggetto di indagini da parte della polizia per presunto traffico di sostanze illecite. 

Tutte insinuazioni che ora si ritorcono clamorosamente contro gli inglesi.

GLI ALTRI ATLETI SOTTO INDAGINE – Sono quattro gli atleti che hanno commesso infrazioni e nei confronti dei quali sono stati avviati dei procedimenti disciplinari. Gli altri tre erano stati tutti provvisoriamente sospesi durante i Giochi: sono Sadik Mikhou (Bahrein), atleta dei 1.500 metri, trasfusione di sangue; Benik Abramyan (Georgia), lancio del peso, uso di DHCMT, Metandienone, Tamoxifene; Mark Otieno Odhiambo (Kenya), 100 metri, uso di Metasterone.

Ora si attende la conclusione del procedimento per le eventuali sanzioni.

La staffetta 4X100 giamaicana si vide revocare l’oro a Pechino 2008 per la positività di Nesta Carter. In caso di squalifica degli inglesi la classifica dietro all’Italia cambierebbe, con l’argento al Canada e il bronzo alla Cina.

(Unioneonline/L)

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