Nel calcio viene definita una vittoria all'inglese. Nella vela un 2-0, poco importa se rifilato proprio a un avversario britannico, conta abbastanza, ma non rappresenta un ko definitivo.

Il cammino di Luna Rossa verso la finale della 36esima America's Cup di vela contro New Zealand è ancora lungo e probabilmente sarà pieno di insidie: è vero che al team italiano, dopo il doppio successo in avvio ad Auckland contro Ineos UK, mancano "solo" cinque successi per aggiudicarsi la Prada Cup (il trofeo degli sfidanti viene assegnato al meglio delle 13 regate, dunque bisognerà vincerne sette), ma è altrettanto innegabile che di miglia marina ne dovrà macinare ancora tante con l'AC75. E tutte con il vento in poppa, se possibile.

I primi verdetti delle prime due regate della finale della Prada Cup inducono ovviamente all'ottimismo, ma il primo ad annacquare le velleità è stato proprio lo skipper della 'Luna', Max Sirena: "Bella giornata, bravi tutti i ragazzi del team. Proprio tutti. Ma domani è un altro giorno... Testa bassa e concentrazione totale, un solo obiettivo!!!".

Luna Rossa, imponendosi nettamente per 1'52" nel primo match race e per 26" nel secondo, di fatto, è stata la dominatrice assoluta, contro un team che l'aveva sconfitta più d'una volta e che, adesso, dovrà rivedere i propri parametri. Il team Prada-Pirelli ha giganteggiato nella prima e nella seconda regata, andata in scena con una brezza decisamente più sostenuta sul Campo A della baia di Auckland (Nuova Zelanda): la prestazione dei 'lunatici' è stata perfetta, impeccabile, dopo una partenza esemplare, che ha subito sbattuto la poppa in faccia al temuto Ben Aislie.

Il vantaggio è stato netto fin dal primo incrocio e Ineos UK non è stato mai più capace di azzerarlo.

Con un vento iniziale sui 14-15 nodi, la cui intensità è successivamente salita a 19-20, Luna Rossa ha impressionato per fluidità delle manovre e anche per l'approccio alla regata.

James Spithill e compagni hanno compiuto un bel passo avanti verso la finale dell'America's Cup, ma non è ancora finita: domani mattina si tornerà in acqua per i match race 3 e 4, sempre a partire dalle 4 italiane (le 16 nel golfo di Hauraki).

"E' stata una bella giornata, i ragazzi hanno lavorato molto bene. Ci sono ancora un paio di cose da mettere a punto, ma siamo soddisfatti - le parole del timoniere australiano di Luna Rossa, James Spithill -. La partenza nella seconda regata era abbastanza vicina. Con Checco (Bruni, ndr) abbiamo cercato di studiare a fondo le loro partenze per conoscere le relative reazioni. Però è difficile capire tutto, quando sei in una classe di barche sulle quali non hai gareggiato molto e di cui non conosci fino in fondo le reazioni. I ragazzi hanno manovrato alla perfezione in partenza e siamo stati capaci di controllarli, quindi di superarli".

"Abbiamo una grande barca, un pacchetto completo e un ottimo team a terra che ci supporta - ha concluso il velista del team che rappresenta il Circolo della Vela Sicilia di Palermo -. Abbiamo fiducia nella barca, anche se ci sono ancora alcune cose da verificare. Oggi abbiamo commesso qualche errore, alla base li vogliamo correggere in tempo prima di tornare in acqua".

(Unioneonline/F)
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