A Carloforte rischia di prendere la strada della giustizia ordinaria il fine gara di domenica scorsa fra Verde Isola e Guspini (Promozione) terminata 2 a 1 per gli ospiti.

In base al referto arbitrale, il presidente della squadra carlofortina Giuseppe Buzzo è stato squalificato sino al 6 giugno. Ma, a detta del massimo dirigente tabarchino, ciò che la terna arbitrale avrebbe sottoscritto nel referto, differirebbe da quanto avvenuto realmente. E quindi per protesta già domani la Verde Isola non manderà in campo i suoi ragazzi nel campionato juniores regionale.

«Basta così – afferma Buzzo – non se ne può più: stiamo subendo un danno d’immagine enorme: la Verde Isola è una società modello che ha fatto dell’ospitalità un tratto distintivo e i piazzamenti in questi anni nella coppa disciplina ne sono una conferma: il club, in accordo con uno studio legale, sta valutando l’opportunità di portare la terna arbitrale di fronte alla giustizia ordinaria, chiedendo danni d’immagine e sportivi».

 A fine gara lo stesso Buzzo era stato costretto a contattare i carabinieri perché dopo un'ora dalla fine della partita (che la Verde isola aveva finito in nove giocatori) ancora non era ancora riuscito a farsi consegnare i documenti dall'arbitro il quale a sua volta avrebbe contattato i carabinieri.

Per il giudice sportivo fa fede il referto alla base della squalifica: racconta di maniglie strappate, una porta presa a manate, atteggiamenti minatori. «Falsità totali – accusa Buzzo – ma se nella giustizia sportiva non esiste il contraddittorio, in quella ordinaria sì: ora vedremo chi ha ragione».

In questi mesi anche altri club asseriscono di essersi trovati dinanzi a referti ritenuti difformi fra quanto avvenuto in campo e quanto redatto in un secondo momento dalla terna arbitrale.

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