Olbia appesa a un filo: la proprietà svizzera a caccia dei soldi per gli stipendi
Oggi scadono i termini per l’iscrizionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Né stipendi, né iscrizione. Questa è la situazione dell’Olbia stamattina, a poche ore dalla scadenza del termine per la presentazione della domanda di ammissione alla Serie D 2025/26, prevista per le 17 di oggi.
Dopo aver rassicurato tutti per giorni, con tanto di comunicato stampa che smentiva le voci sul disimpegno del finanziatore turco Murat Yilmaz, definite “fake news”, la proprietà è stata costretta al dietrofront ieri, annunciando ai tesserati che i soldi per pagare la mensilità di maggio non c’erano. Niente stipendi, niente liberatorie, che attestando l’avvenuto pagamento di quanto dovuto a giocatori e staff tecnico al 31 maggio sono determinanti per l’ammissione alla Serie D. Senza, in buona sostanza, l’Olbia è fuori.
La mattinata sarà cruciale. Il resto della documentazione sarebbe pronta, ma senza i bonifici ai tesserati, per una cifra complessiva di 150mila euro circa, non ci sarebbero le liberatorie, e i bianchi rimarrebbero fuori dalla Serie D.
Pensare che il giorno prima i giocatori avevano ricevuto sul conto corrente un versamento di 10 centesimi per testare l’istantaneità del bonifico, qualora in banca fossero arrivati i soldi di Yilmaz. Tutto era pronto, insomma. Tranne il turco e le casse dell’Olbia. Se Benno Räber e Guido Surace, soci di maggioranza del club gallurese in rappresentanza di SwissPro, proprietaria dell’Olbia dal novembre 2023, non dovessero trovare una soluzione la loro esperienza finirà qui. Anche perché, dato anche il precedente dell’anno scorso, a questo giro il ricorso – che fu curato con successo nel 2024 dall’avvocato Eduardo Chiacchio – potrebbe non avere la stessa fortuna.
Quanto all’Olbia, se qualcuno dovesse prendersi la briga di farla ripartire dalle categorie inferiori, di certo c’è che non potrà comprare il titolo sportivo del San Teodoro Porto Rotondo per ricominciare dall’Eccellenza: lo stesso è appena stato ceduto alla Polisportiva Santa Teresa, che ritrova così il massimo campionato regionale di calcio dopo quasi 30 anni di assenza.