«Trasferte estenuanti»: la battaglia della Santa Vittoria Esterzili per giocare nel Cagliaritano
La squadra balzata dalla Terza alla Seconda categoria ha chiesto alla Federazione di non cambiare girone. Ma, dopo il rifiuto, c’è il rischio di forfaitNel cuore pulsante della Sardegna, una nuova storia di passione e determinazione rischia di spegnersi a causa di una decisione federale che minaccia di compromettere il futuro di una giovane squadra calcistica.
La A.S.D. Santa Vittoria Esterzili, fondata nel settembre 2023 da un gruppo di amici appassionati di calcio con l’ambizione di rinvigorire lo sport in paese, ha fatto notizia per la sua rapida ascesa.
Dopo una stagione di debutto che l’ha visti conquistare il secondo posto in Terza Categoria, la squadra ha ottenuto il ripescaggio in Seconda Categoria per la stagione 2024- 25. Tuttavia, la gioia per la promozione si è trasformata in una nuova battaglia. Nonostante la richiesta del club di essere inserito in un girone più vicino a Cagliari, la federazione ha optato per il mantenimento nel girone dell’Ogliastra, imponendo trasferte estenuanti di oltre due ore.
«Il primo anno tra mille peripezie logistiche la squadra è riuscita a classificarsi seconda, è riuscita a finire il campionato grazie alla Figc che ha scelto un girone che consentisse delle trasferte più vicino al capoluogo sardo, considerando che tutti i tesserati della squadra vivono nel cagliaritano», spiega il presidente Andrea Boi, «la squadra per questa stagione è stata ripescata per la seconda categoria ed è stata promossa assieme a Castiadese e Mandas nel girone dell’Ogliastra rispettivamente classificati terzi e quarti. Essendo un gruppo residente integralmente a Cagliari, che ha fatto già salti mortali per le gare in casa dell’anno precedente, abbiamo chiesto espressamente di essere iscritti in un girone nel Cagliaritano o almeno con trasferte non proibitive da Cagliari».
Ma «anziché venire incontro alle richieste della squadra esterzilese la risposta della Federazione è stata quella di dover attendere al principio di territorialità, e ha messo la squadra nel girone Ogliastrino costringendola a trasferte di 2 ore di macchina ogni domenica, oltre a quelle per le gare interne. Impensabile per noi», aggiunge Boi.
Questa decisione, che sembra ignorare le reali difficoltà logistiche e organizzative della squadra, rischia di mettere a repentaglio l’intero progetto calcistico, con il serio rischio di dover rinunciare al campionato e all’affiliazione con la FIGC.
«In un momento in cui le piccole realtà sportive dovrebbero ricevere sostegno e comprensione, la nostra squadra di calcio fatta di passione e sacrifici si trova a fronteggiare una sfida che va ben oltre il campo di gioco, lottando per un futuro che potrebbe essere spezzato da una burocrazia insensibile alle esigenze di chi cerca di fare la differenza. Ci sentiamo e abbandonati da un’associazione che non ci viene incontro e che sarà la causa dell’abbandono di una società appena nata che poteva assicurare anni di continuità di affiliazione», conclude amareggiato il presidente.