In attesa di novità sul cambio ai vertici dell’Olbia Calcio, nel dibattito irrompono le dichiarazioni di Gianni Cadoni. Intervenuto ieri a L’Informatore Sportivo su Videolina e Radiolina, il presidente del Comitato Regionale della Sardegna e vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti ha detto la sua sulla possibilità che la staffetta ai vertici tra Swiss Pro e Romi Fuke si consumi con la cessione del ramo aziendale sportivo del club.

«Qualche tempo fa qualche dirigente olbiese mi chiese di intervenire con un legale della Lnd: so che si sono sentiti per chiarire alcuni aspetti, ma personalmente penso che sia una strada impercorribile», ha detto Cadoni. «La Federazione ha interesse che le società, e in questo caso l’Olbia, possano proseguire il loro percorso, ma nel rispetto delle norme sportive e del Codice Civile», ha aggiunto il massimo dirigente del calcio sardo.

«Per fare calcio servono spalle forti, capacità e solidità economica. Sono fiducioso, ma devono trovare qualcuno che punti fortemente sull’Olbia Calcio», ha detto ancora Cadoni. «Devi saper spendere bene i soldi e avere persone che sappiano di calcio e conoscano la categoria. Olbia è una piazza molto conosciuta e riconosciuta a livello nazionale, tanti si avvicinerebbero: è un problema societario». Il vicepresidente della Lnd ha poi sottolineato: «Nel dopo Marino non si è più riusciti a intraprendere un percorso adeguato anche alla piazza di Olbia, questa è la vera difficoltà. La speranza – ha concluso – è che si possa ripartire».

Intanto domenica si gioca, in casa contro l’Albalonga per la prima giornata di ritorno del campionato di Serie D. La squadra ha ripreso ad allenarsi domenica al Nespoli senza Furtado, Buschiazzo e Islam, in permesso speciale, e Petrone, infortunato, ma stando alle indiscrezioni diversi tesserati tra giocatori e membri dello staff tecnico vorrebbero svincolarsi per accasarsi altrove a gennaio se nei prossimi giorni non dovesse arrivare la svolta societaria. 

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