Serie D, l’Olbia dice basta. Il capitano Ragatzu: «Siamo stanchi»
«Se non arrivano risposte concrete nei prossimi giorni la squadra si ferma»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ultima chiamata per l’Olbia Calcio, che da questa settimana rischia di non avere più una squadra da mandare a giocare in giro per i campi della Serie D.
Al termine del derby col Monastir, perso 1-2, in sala stampa è intervenuto il capitano dei bianchi Daniele Ragatzu, accompagnato dal vice Roberto Biancu e dall’allenatore dei portieri Antonio Carafa a nome dello staff tecnico (Giancarlo Favarin ha lasciato il Nespoli subito dopo il triplice fischio molto contrariato per la situazione che si è venuta a creare). «Non è stata una bella partita, non volevamo perdere, ma siamo stanchi: se non arrivano risposte concrete nei prossimi giorni la squadra si ferma», ha detto Ragatzu.
«Abbiamo sofferto abbastanza, abbiamo dato tutto quello che potevamo dare: ci dispiace, ma aspetteremo ancora qualche giorno, che arrivino risposte e qualche bonifico, perché nessuno vuole andare via da Olbia, altrimenti non avremmo continuato a giocare, ma la situazione è insostenibile e non si può più andare avanti», aggiunge l’ex Cagliari. «La speranza che si trovi una soluzione c’è, perché c’è voglia di salvare questa città: molti di noi sono qui da tanti anni, scegliendo Olbia hanno fatto anche una scelta di vita, ma se non avremo le risposte di cui abbiamo bisogno non torneremo in campo».
Solo un cambio di proprietà potrebbe risolvere la crisi economico-finanziaria e dirigenziale del club gallurese, indietro di diverse mensilità con tutti i suoi dipendenti, giocatori, amministrativi e personale addetto allo stadio, per non parlare dei fornitori. Per l’Olbia sarà una settimana decisiva.
