Perde da sette gare, venerdì la Cos torna in campo, a Pagani, una gara difficile per la forza dei campani lanciati verso il primato del girone G di serie D.

In casa ogliastrina c'è tanta voglia di far bene, di interrompere la lunga serie negativa. La Cos è ultima con i due punti conquistati nelle prime due giornate di campionato. Quasi un mese e mezzo senza muovere la classifica.

«Questo momento senza risultati inizia ad essere lungo», dice il vice allenatore della Cos, Antonio Carta. «Le partite scorrono velocemente. Abbiamo già disputato un quarto di stagione. La cosa più difficile è che bisogna lavorare sull’aspetto mentale. Al minimo errore veniamo puniti e in quel momento subentra la paura di non ottenere il risultato. Anche contro l’Atletico Lodigiani», aggiunge, «abbiamo subito un gol su una palla inattiva. Dobbiamo essere più cattivi all’interno dell’area. Davanti poi creiamo le occasioni. Per fare centro bisogna essere più cinici. Sono sempre stato fiducioso e lo sono ancora. Ci risolleveremo».

Nessun dubbio sull’organico che è stato pure rinforzato. Il problema finora sono stati gli infortuni che non hanno permesso al tecnico Francesco Loi di poter avere tutta la rosa a disposizione e avere quindi più soluzioni anche sotto l’aspetto tattico. Loi è abituato a lottare. Sicuramente saprà quali correttivi adottare. Nulla è compromesso. «La nostra squadra – prosegue Carta – non è da ultimo posto. Di questo sono straconvinto. È composta da ragazzi straordinari che in campo mettono l’anima. Tutti assieme ora dobbiamo cercare di dare qualcosa in più, sia noi come staff che i calciatori. Bisogna superare al più presto questa fase».

Venerdì la trasferta con la Paganese. «Sappiamo che si tratta di un impegno difficile – chiude Carta – ma dobbiamo pensare soltanto a noi stessi. Dare il massimo e uscire dal campo consapevoli di averlo fatto. Poi vedremo».

È il periodo più buio da quando la Cos ha questa denominazione. La partenza nella prima stagione, 2022/2023, non fu ugualmente brillante ma dopo nove incontri, i punti erano sette. Cinque in più. La prima parte della scorsa stagione fu fantastica con ben venti punti sui ventisette disponibili nelle prime nove partite.

Classifica alla mano, oltre ai due punti, è evidente che le reti realizzate sono davvero poche. Appena sei (la Cos non ha segnato in cinque incontri su nove). Una media di 0,67 a gara. Anche la difesa è la peggiore del campionato con diciotto gol al passivo. Una media di due reti subite ad incontro.

La zona playout è però a sole quattro lunghezze. Il gap dalla zona salvezza diretta, invece, è di nove punti. Tutto è ancora possibile ma occorre muovere la classifica subito. È triste osservare che nella “bagarre” di coda ci sono quattro formazioni sarde (occupano le ultime quattro piazze). 

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