Il ricordo di Beatrice Lopez, la giovane promessa della pallavolo, stroncata a 15 anni da un male incurabile, resta vivo a Quartucciu e oggi per ricordare il suo sorriso, la sua forza e le sue prodezze sportive, nel palazzetto di via Monte Spada che da ormai due anni porta il suo nome, ci sarà il quarto memorial a lei dedicato. A organizzarla con il patrocinio del Comune, la società Audax, dove la giovane è cresciuta.

Ad aprire la manifestazione alle 9.30 saranno le autorità locali, che consegneranno ai genitori di Bea, così la chiamavano tutti, una targa. Alle 10.30, invece, inizierà il torneo femminile Under18, si sfideranno: l’Audax Quartucciu, l’Alfieri Cagliari, la polisportiva Sarcopos San Vito e Sandalyon. Dopo le premiazioni alle 20 scenderanno, invece, in campo le vecchie glorie dell’Audax.

Ma domani sarà anche l’occasione per scoprire una targa con il nastrino rosso e il 1522, il numero anti violenza e stalking. «In una palestra frequentata al 90 per cento da atlete donne prendere una posizione chiara e netta contro la violenza di genere ci sembrava doveroso. Nessuna deve sentirsi sola», è il commento della presidente dell’Audax, Luisa Serra. Era il gennaio del 2015 quando Bea, nella sua cameretta, ha chiuso gli occhi per sempre. Un dolore alla caviglia che si è ben presto rivelato qualcosa di più grave: un cancro che in poco meno di un anno ha cambiato la sua vita e quelle della sua famiglia, ma anche degli amici e della stessa società di pallavolo, in cui riusciva sempre a distinguersi. Francesca Melis

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