Promozione: 36 squadre divise in due girone, molte con un passato in C
Il punto sul prossimo campionato al via il 15 settembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Trentasei squadre divise in due gironi. Il 15 settembre prossimo scatta il campionato di Promozione. Tante formazioni hanno allestito rose importanti per cercare di ottenere il salto in Eccellenza, altre, con magari budget ridotti, organici per salvarsi. Non mancheranno, come in ogni stagione, le sorprese. Nel girone A sono tante le compagini che hanno scritto pagine importanti del calcio sardo. Sant’Elena Quartu e Villacidrese hanno un passato in Serie C.
I quartesi vinsero la D nella stagione 1979/1980, ormai un lontano ricordo. Più recente il salto nei professionisti della squadra del Medio campidano, all’epoca allenata da Bernardo Mereu. Era la stagione 2008/2009. Il Selargius, che per quasi vent’anni ha militato in Quarta Serie, la Serie C l’ha sfiorata più volte. Ci è andato vicino pure il Lanusei che nella stagione 2018/2019 giocò lo spareggio per la C contro l’Avellino, purtroppo perso. Tantissime stagioni nella D per la Tharros tra gli anni Settanta sino ai primi anni Novanta. In D hanno presenziato anche Castiadas, Pirri, Guspini e Terralba.
<Un bellissimo girone>, dice Pierpaolo Piras, attuale allenatore del Quartu 2000, che in passato ha indossato le maglie di San Marco, Sant’Elena, Selargius, Villacidro, Arbus e Pula. <Tante società con un trascorso illustre. Difficile fare dei pronostici. Non credo ci sia una squadra che possa ammazzare il campionato come accaduto nella passata stagione col Monastir. La Villacidrese cercherà di far ritorno in Eccellenza, probabilmente anche il Sant’Elena. Arborea, Lanusei, Guspini e Cus Cagliari sono ugualmente formazioni competitive. Ci saranno anche sorprese. E prevedo tanto equilibrio>. Piras per dieci anni ha indossato la maglia del Selargius. <Arrivavo dal Quartu. L’attuale presidente dei biancoverdi Paolo Ruggeri mi offrì il posto di lavoro, che è quello attuale: sono trascorsi 37 anni. Giocai per tre stagioni come da accordi. Volevo anche restare ma chiesi di rinforzare la squadra per vincere. Ruggeri mi disse, in un incontro a casa sua, che questo non era possibile quindi mi disse che ero libero andare altrove. Successivamente incontrai per strada Cenzo Zaccheddu, in quel periodo presidente del Selargius, che mi propose di giocare per i granata con l’obiettivo di vincere. Accettai. Il primo anno vincemmo il campionato di Promozione davanti al Sinnai, di un punto. Poi nove stagioni in Serie D. <Per diversi anni sfiorammo la C>, racconta. <Anni indimenticabili. Non sarà facile ma spero un giorno Selargius possa riviverli, come anche gli anni della famiglia Melis. I professionisti? Mi chiamarono società come Torres, L’Aquila e Cerveteri ma rifiutai. Stavo bene a Selargius, avevo un lavoro e una figlia nata quando ero appena diciannovenne>. Piras è stato un vincente. Ha ottenuto poi promozioni con Villacidrese (in C), Arbus (in D) e Pula (in Promozione). Ha vissuto anche una seconda esperienza a Quartu con Sergio Fadda in panchina.
Nel girone B, a dar lustro ci sono Arzachena e Castelsardo. Gli smeraldini hanno giocato in C e disputato più di venti campionati in Serie D, il Castelsardo dieci stagioni in Quarta Serie. Il Sennori negli anni Ottanta ha partecipato alla D. <Gli smeraldini stanno investendo per tornare in alto>, continua Piras. <I castellanesi, ripescati, ugualmente vogliono ritornare in categorie superiori. Ci sono poi altre formazioni che puntano a disputare un campionato di vertice come Bonorva, Usinese, Macomerese e Coghinas>.