Il primo obiettivo era dimostrare a se stessi di essere sulla strada giusta. Consapevoli di questo, si può guardare al prosieguo della stagione con fiducia in attesa dei Mondiali di Budapest dal 19 al 27 agosto. Lorenzo Patta e Dalia Kaddari, ieri in occasione del ‘’Meeting Internazionale Città di Savona’’, si sono distinti con due ottime prestazioni rispettivamente sui 100 e sui 200 metri in una manifestazione di elevato contenuto tecnico, alla loro prima gara a livello individuale dell'anno.

Patta

Per il campione olimpico Lorenzo Patta, arriva un ottimo quarto posto nella finale dei 100 con il crono di 10’’08 tempo però non omologabile a causa dell'eccessivo vento a favore (+2.7). il portacolori delle Fiamme Gialle ha un'ottima condizione che emerge già dalla batteria dove corre in corsia due siglando il crono di 10’’09 , precedendo l’altro campione olimpico Filippo Tortu che corre in 10’’16. La gara dell’oristanese è caratterizzata da una partenza efficace e da un avvio deciso che gli consente di rimanere in testa per quasi 70 metri pagando leggermente nella parte conclusiva. In finale, la tensione e la stanchezza si sentono: c’è un richiamo al tempo, gli atleti tornano sui blocchi. Stavolta Patta corre in corsia 6, Tortu in corsia uno: sicuramente non tra le corsie migliori per uno sprinter. Nonostante ciò, l’allievo del Professor Francesco Garau parte con piglio da protagonista, l’azione di corsa è buona, leggermente più affaticata rispetto alla batteria ma ugualmente redditizia tanto da permettergli di ottenere un bel quarto posto in una prova di caratura vinta dal britannico Reece Prescod in 9’’94. Giornata non ottimale per Tortu che termina sesto in 10’’17.

Kaddari

I segnali positivi non terminano qui per la velocità sarda e a conferma di ciò ci pensa un’ottima Dalia Kaddari: la portacolori delle Fiamme Oro conclude la sua fatica in seconda posizione sui 200, gara vinta dalla campionessa mondiale sulla distanza nel 2019 ovvero la britannica Dina-Asher Smith in 22’’61, con un tempo di 22’’95 anche in questo caso non omologabile a causa del vento leggermente superiore al limite consentito di due metri. L’atleta di Fabrizio Fanni corre in corsia 5, la concentrazione è massima: l’uscita dei blocchi è buona, in curva la Kaddari si distende bene, va subito in seconda posizione e sul rettilineo prosegue in spinta senza mai scomporsi, fattore che le consente di avvicinarsi sempre di più alla britannica Dina-Asher Smith. Il finale è deciso, elemento che dimostra uno stato di forma notevole e brillantezza nella gestione dello sforzo. Buone prove anche per le altre italiane in gara Vittoria Fontana, terza in 23’’24, e Irene Siragusa quinta in 23’’71.

Commento

L’esordio porta con sé sempre una buona dose di incertezze ma il responso del cronometro è stato più che lusinghiero. Sia Patta che la Kaddari stanno lavorando bene e non mancheranno le occasioni per mettersi in mostra. «Sia Lorenzo che Dalia hanno corso su ottimi livelli», il commento di Valentina Piras, 41 anni tecnico dell’Atletica Oristano e prima allenatrice di Lorenzo Patta. «Parlando di Lorenzo nello specifico, l’ho visto molto pimpante e determinato, in batteria è partito davvero bene, mentre nella parte conclusiva è stato un po’ più rigido ma è normale vista l'intensità dello sforzo. Anche in finale si è espresso su standard elevati, non era facile tenendo conto della stanchezza e della tensione. Le premesse per fare bene non mancano, aspettiamo i prossimi appuntamenti». Soddisfazione condivisa anche da Fabrizio Fanni, tecnico di Dalia Kaddari. «Dalia e Lorenzo hanno fatto due gare ottime, non possiamo che essere soddisfatti», le sue parole. «Le condizioni climatiche non erano ottimali, il vento era molto trasversale e questo ha condizionato le prove. Ogni gara è una storia a sé, eravamo da tanto tempo senza gareggiare e l’esordio è stato più che positivo. Continuiamo così, ora ciò che conta di più è allenarsi con continuità in vista dei Mondiali». 

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