La consapevolezza di poter stabilire il record c’era, avendolo sfiorato di recente. Così lo scorso fine settimana, nella piscina di Terramaini a Pirri, le nuotatrici dell’Atlantide non si sono fatte scappare l’occasione ottenendo il nuovo primato sardo in vasca corta della categoria Ragazze nella 4x100 mista con il tempo di 4’30’’95, conquistando con ampio margine il titolo regionale. Una prestazione che suggella tre giornate di gare ad alto contenuto tecnico, in cui il nutrito gruppo del presidente Giuseppe Abate ha conquistato la vittoria a squadre nella categoria Ragazzi, l’argento nella categoria Juniores e il bronzo tra i Cadetti facendo proprie ben 123 medaglie al termine della manifestazione.

Il quartetto formato da Alessia Holzberger a dorso, Matilde Mascia a rana, Sara Lai a farfalla e Angelica Locci a stile libero, ha affrontato la propria prova da subito con quel piglio deciso che ha consentito loro di non lasciare spazio a repliche, supportate da tutti i compagni e dai due tecnici Alessandro Massa e Diego Cappai. Da segnalare, inoltre, sempre nella 4x100 mista Ragazze il terzo posto dell’altro quartetto dell’Atlantide formato da Maria Vanessa Porcu, Isotta Carlotta Ligas, Benedetta Ambu e Alessia Mastroiaco. «Questo risultato ci dà morale per il futuro», il commento del tecnico Alessandro Massa, 28 anni. «Possiamo crescere ancora tanto».

Massa quando nasce l’idea di questo quartetto?

«Da inizio anno ci siamo subito accorti che, analizzando i risultati realizzati singolarmente dalle ragazze, avevamo la possibilità di dire la nostra. Preso coscienza di ciò, abbiamo iniziato insieme a Diego Cappai a svolgere vari test per rodare il motore e perfezionare i cambi».

Già in passato siete andati vicino a questo record.

«Esattamente, nella quinta prova tempi avevamo sfiorato il primato. Non fu un test semplice perché venivamo da molte gare disputate poco prima però è servito per farci capire che eravamo nella strada giusta».

Cosa è mancato in quell’occasione per siglare il record?

«Un po’ di freschezza, avendo gareggiato tanto a distanza ravvicinata, che chiaramente fa la differenza. Inoltre, gareggiammo da sole contro il cronometro senza avversarie e anche questo non è semplice, chiaramente viene meno la componente della competizione che aiuta a spingere ancora di più andando oltre i propri limiti».

Qual è il punto di forza della vostra staffetta?

«Sicuramente l’unione tra le giovani atlete e il grande supporto da parte di tutta la squadra: l’affiatamento tra gli atleti è un aspetto centrale da non sottovalutare, dà una marcia in più. Poi, dal punto di vista tecnico, siamo riusciti a valorizzare le singole individualità unendole tra di loro affinché a livello globale rendessero nella maniera più efficiente possibile».

Era possibile scendere sotto il muro dei 4’30’’?

«Assolutamente sì però bisogna dire che le ragazze avevano molte gare sulle gambe che tolgono brillantezza. Siamo comunque soddisfatti, ci saranno altre occasioni per migliorarci ulteriormente».

Vede meglio il quartetto in vasca corta o in vasca lunga?

«Sono atlete molto poliedriche, sicuramente tutte loro rispondono bene alla vasca da 50 metri quindi durante l’estate non mancherà l’occasione per nuotare su ritmi elevati anche in quel contesto».

A proposito di stagione estiva quali saranno gli obiettivi principali?

«Sicuramente rendere al meglio ai campionati sardi, sia a livello individuale che societario, ottenere i tempi limite per i campionati italiani e trarre spunti importanti dal confronto con i più forti».

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