Bici, fango, terreni campestri, con scenari da tregenda a fare da sfondo a pedalate agguerrite: una fusione perfetta che stimola i corridori, dagli specialisti a coloro che sono agli esordi. Specialisti come il giovane olbiese Micheal Giua che nel ciclocross isolano è uno dei nomi di punta, uno degli atleti più forti capace di ritagliarsi un ruolo da assoluto protagonista. Un ruolo che il portacolori della Ajo-Ergen Team ha consolidato a suon di vittorie e prestazioni convincenti.

Cresciuto con i punti di riferimento di campioni quali Julien Absalon, Alberto Contador e Ivan Basso, Giua si è appassionato al ciclismo grazie al papà Alessandro e alla mamma Gabriella Loverci campionessa sarda di cross coutnry della categoria W2. L’olbiese, facente parte della categoria Elite Master, fa della personalità e della completezza i suoi punti di forza, che gli hanno consentito di conquistare 11 titoli sardi di categoria tra strada, ciclocross e mountain bike. Tra le sue stagioni migliori, proprio nel ciclocross in cui è specialista, spicca quella del 2019-2020 dove su dieci gare disputate mise il suo sigillo in nove occasioni.

Cinque allenamenti alla settimana, tra le strade di San Teodoro, della Costa Smeralda e i sentieri sterrati di Monte Pino, desiderio di mettersi alla prova e fiducia verso il futuro: il 2022 di Giua si archivia con altri due titoli sardi di categoria su strada nel Medio Fondo e nella mountain bike.  “Il 2022 è stato un anno intenso’’, dice con tono di voce spigliato.  “L’obiettivo per il 2023 sono i Tricolori di ciclocross: il ciclismo mi ha insegnato a perseverare sempre, cercherò di dare il meglio di me’’.

© Riproduzione riservata