Si parla  poco della Macomerese, che invece rappresenta una bella realtà del campionato di Promozione girone C, probabilmente il più duro dei 3 gironi sardi.

La squadra è allenata dal sassarese Pier Luigi Scotto, 62 anni, senza alcun dubbio uno dei tecnici sardi più preparati, di notevole esperienza, che ha allenato squadre come Olbia e Latte Dolce. I biancocelesti occupano il quarto posto in graduatoria, con 28 punti, a tre lunghezze dalla capolista Tempio, con una sola sconfitta e la migliore difesa del girone (8 reti subite).

«Curiamo molto la fase difensiva, anche in allenamento - spiega Scotto -. Il merito naturalmente non è solo della difesa, ma di tutti i giocatori». L'attacco però non è dirompente: 17 reti in totale.

«Miglioreremo - aggiunge l'allenatore sassarese -. Le potenzialità ci sono e stiamo curando bene anche questo aspetto». Domenica trasferta delicata contro l'Usinese.

«Squadra solida - precisa Scotto -. Del resto il loro secondo posto parla chiaro. L'affronteremo con rispetto ma senza timori». Ora per la Macomerese un problema in più: il campo di gioco. Lo Scalarba per qualche tempo sarà indisponibile, causa rifacimento della pista di atletica. La Macomerese ha infatti disputato l'ultima partita casalinga a Thiesi (vittoria secca 2-0 contro il Buddusò). «Questa tegola per noi non ci voleva - aggiunge il mister sassarese - e penso che la questione si potesse gestire meglio. La società, assieme ai ragazzi, stanno facendo enormi sacrifici e ci viene a mancare il terreno di gioco casalingo nel periodo più delicato della stagione».

Sul campionato Pier Luigi Scotto ha le idee chiare. «È spezzato in due tronconi - conclude -. In avanti ci sono 4 o 5 squadre che possono vincerlo. Noi diremo la nostra».

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