L’Olbia archivia il test con l’Ozierese e ragiona sul mercato: da settembre la raccolta fondi
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U n buon test, per ricominciare. Dall’allenamento congiunto con l’Ozierese, archiviato col risultato di 1-1, l’Olbia può trarre le prime considerazioni sulla rosa dei giocatori a disposizione per la prossima stagione di Serie D, che per i bianchi inizierà il 31 agosto col primo turno di Coppa Italia.
Nell’occasione, la squadra di Giancarlo Favarin se la vedrà in trasferta con una tra UniPomezia e Monastir, impegnate domenica nel turno preliminare. All’appuntamento i galluresi arriveranno con 10 giorni di preparazione in più, e chissà che nel frattempo Favarin non riesca a ottenere qualche rinforzo.
L’Olbia vista ieri con l’Ozierese, che si allena dal 4 agosto per preparare il debutto in Promozione (in Coppa Italia contro il Galtellì il 31 agosto), ne ha un disperato bisogno. Al netto dei tre under da schierare obbligatoriamente – uno nato dopo il 1° gennaio 2005, uno dopo il 1° gennaio 2006 e un altro ancora dopo il 1° gennaio 2007 – le garanzie arrivano oggi dalle conferme.
Ieri a Ozieri l’Olbia si è presentata con i “volti noti” di (dalla difesa all’attacco) Anelli, Buschiazzo, Lucarelli, Islam, Staffa, Maspero, Biancu e Ragatzu, ai quali a breve si aggregheranno Ascioti e Furtado. Una buona base da cui ripartire per costruire una squadra di categoria secondo le idee di Favarin, che il giorno della presentazione, avvenuta 11 giorni fa, è stato chiaro: “Bisogna puntellare la rosa con giocatori che parlino la stessa lingua dei vari Ragatzu, Biancu e Buschiazzo, e under all’altezza della situazione, e guadagnare velocemente la condizione per poter affrontare il campionato”.
Alla seconda lavorerà lo staff tecnico, ma sul mercato, fermo restando il coinvolgimento del nuovo club manager Riccardo Pecchi, uomo di fiducia di Favarin, dovrà intervenire la società. O chiunque la rappresenti al momento, con SwissPro fuori dai giochi e il massimo finanziatore della proprietà svizzera, l’imprenditore turco Murat Yilmaz, che, pur collaborando col gruppo di professionisti locali impegnati a salvare l’Olbia, avrebbe chiuso i rubinetti in attesa della cessione del club. Mentre all’orizzonte incombono stipendi e trasferte da pagare.
Le speranze sono risposte nelle sponsorizzazioni enel comitato per la raccolta fondi presieduto da Giovanni Degortes, il consulente incaricato per la cessione delle quote dell’Olbia Calcio in mano a SwissPro, pari al 70 per cento del pacchetto. Se da una parte c’è chi a Olbia lavora agli ultimi due bilanci, indispensabili per la cessione, dall’altra è necessario reperire le risorse economiche per la prima parte della stagione in attesa del cambio di proprietà. Della raccolta, che dovrebbe partire a settembre, se ne saprà di più nei prossimi giorni.