La Primavera del Cagliari cade in casa della capolista Inter e si allontana dalla zona playoff. Ma a decidere il match è un episodio arbitrale discutibile. Al 17’ il direttore di gara mostra il rosso diretto a Marcolini per un intervento in ritardo su Spinaccè, in una zona centrale del campo. L’ammonizione sarebbe stata sicuramente la sanzione più corretta, ma per l’arbitro il fallo del centrocampista cagliaritano è da espulsione.

Il Cagliari, che nel primo quarto d’ora aveva tenuto bene il campo e provato qualche sortita offensiva in ripartenza con Vinciguerra, si trova, quindi, costretto a giocare in inferiorità numerica per oltre settanta minuti.

L’Inter esce fuori e passa in vantaggio al 33’ con Sarr, subentrato a Spinaccè (costretto a lasciare il campo dopo il contrasto con Marcolini). La rete dei neroazzurri arriva con il Cagliari in nove uomini per l’infortunio momentaneo di Cogoni. Passano tre minuti e la squadra di Chivu raddoppia con Owusu. L’esterno offensivo è veloce a rubare la sfera dai piedi di Cogoni e a trafiggere in area Iliev. In chiusura di primo tempo l’Inter ha la chance per portarsi sul 3-0, sempre con Sarr.

Nella ripresa la capolista controlla il match senza premere più di tanto sull’acceleratore. Il Cagliari, però, non demorde e al 64’ arriva alla conclusione con Idrissi che esce di un niente. I rossoblù, quando possono, si affacciano in avanti, concedendo qualcosa in fase difensiva.

L’Inter è, invece, cinica e spietata e all’83’ trova il tris con Berenbruch che chiude la partita.

I rossoblù tornano a casa con zero punti e con il rammarico di aver affrontato la capolista con l’uomo in meno per buona parte della gara.

Ora, per la squadra di Pisacane, si complica il discorso per i playoff. La speranza, per la formazione sarda, è che Torino e Sassuolo (che devono ancora scendere in campo) non raccolgano punti in questa 30ª giornata di campionato.  

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