Neanche il tempo di tirare il fiato che per la Nuova Icom Selargius è già tempo di playoff. Sabato 19 aprile, alle ore 16, le giallonere voleranno in Lombardia per affrontare in trasferta la San Giorgio MantovAgricoltura, capolista del girone B, in gara 1 del primo turno degli spareggi promozione di Serie A2 femminile.

Per le ragazze di coach Maslarinos, arrivate ottave nel girone A, l’abbinamento con la corazzata mantovana è frutto della nuova formula a incroci tra i due raggruppamenti. Ma il San Salvatore non parte battuto: «Andiamo a giocarcela – assicura il presidente Marco Mura –. In stagione, contro le big, abbiamo spesso fatto ottime partite. Abbiamo battuto Valdarno ed Empoli, e con il Sanga abbiamo perso di un soffio. Vogliamo continuare a esaltarci contro le grandi».

La qualificazione ai playoff non era nei programmi iniziali, ma è arrivata con merito: «Il nostro obiettivo era una salvezza tranquilla, valorizzando le giovani – sottolinea Mura –. Dopo una partenza complicata, la svolta è arrivata con il cambio in panchina: coach Chimenti ha avuto l’intelligenza di capire il momento, e con l’arrivo di Maslarinos c’è stata la scossa. Da lì in poi la squadra ha reagito e ha iniziato a crescere».

La partecipazione agli spareggi rappresenta la quinta in tredici anni di Serie A2 per il club selargino. Un risultato che conferma la solidità del progetto, nonostante le difficoltà: «I costi stanno diventando insostenibili – denuncia Mura –. Trasporti, parametri, trasferte: è una situazione sempre più critica, specie al Sud. Abbiamo chiesto un confronto con il presidente federale Petrucci: serve una riflessione seria sullo stato del basket femminile».

Nel mirino, anche la necessità di investire sulla base: «Il derby è stato una grande festa, ma quante sarde c’erano in campo? Bisogna incentivare le giovani e attrarre ragazze da fuori, come stiamo facendo con Ingenito. Le risorse qui sono limitate: mancano le grandi imprese che al Nord danno una mano allo sport. Per questo rivolgo un appello agli imprenditori del territorio: fatevi avanti. Il nostro è anche un lavoro sociale: insegnare ai ragazzi il valore dell’impegno, della disciplina, della comunità. Il San Salvatore vuole continuare a farlo, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti».

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