Il 3-4 del 30 dicembre in casa del Monastir ha ribadito come il Budoni non voglia mollare un centimetro nella corsa per la promozione diretta.

Secondi in classifica in Eccellenza a -3 dal Latte Dolce capolista, i galluresi hanno due fronti aperti per tornare in Serie D: o il campionato o la Coppa Italia, dove sabato 14 giocheranno la finale col Carbonia (diretta streaming su unionesarda.it, chi vince va alla fase nazionale che mette in palio un posto per salire di categoria). «Se il Latte Dolce fosse andato a +6 sarebbe stata difficile, queste sono vittorie di squadra e carattere che fanno bene», commenta l'attaccante Giuseppe Meloni, che venerdì ha segnato il gol partita all'82' (poco prima i suoi perdevano 3-2). «Adesso dobbiamo riprendere a tremila, tra campionato e finale di Coppa Italia: è un impegno in più e non dovremo farci trovare impreparati». Per il Budoni il 2023 inizierà giovedì col Li Punti ultimo in classifica e reduce dal turno di riposo, mentre il Latte Dolce sarà di scena in casa del Bosa. La squadra di Raffaele Cerbone cercherà il decimo successo su altrettante gare interne (le prime non giocate a Budoni).

Attacco al vertice. Pur avendo lasciato partire Mauricio Villa, passato poco prima di Natale alla COS, il Budoni continua a creare tante occasioni da gol e avere diversi giocatori in grado di colpire. A Monastir ha esordito con gol e un'ottima prestazione l'attaccante argentino classe '93 Juan Francisco Ortiz, che in Sardegna aveva già avuto una breve esperienza in Serie D nel 2018 al Castiadas. La punta di diamante è però sempre Meloni, uno dei migliori attaccanti sardi in attività che ha trovato a Monastir il suo undicesimo centro in campionato, raggiungendo (assieme a Danilo Ruzzittu del San Teodoro) il secondo miglior marcatore dell'Eccellenza Mattia Caddeo (Ghilarza), a -3 dal capocannoniere Ryduan Palermo (Villacidrese). «Sapevamo che a Monastir non sarebbe stata facile, nonostante la grande differenza di classifica. Sembrava una partita stregata, c'è venuta un po' di paura però poi siamo diventati cinici e non ci siamo fatti sfuggire i tre punti», la valutazione di Meloni sull'ultimo incontro.

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