Dopo 4 mesi di silenzio l’Olbia torna a parlare. E lo fa per bocca del presidente Guido Surace e di Benno Räber, del board di SwissPro proprietaria del club gallurese, ma anche dell’avvocato Eduardo Chiacchio, che ha curato con successo il ricorso per l’ammissione alla Serie D, ufficializzata stasera, e affiancherà i bianchi per le questioni legali sportive.

«Con piacere sono tornato a difendere l’Olbia ma mi sono subito reso conto che si trattava di una difesa difficoltosa, perché i rapporti tra società e istituzioni erano inquinati da vicende che avevano portato l’Olbia a non essere ammessa al campionato», dice Chiacchio con riferimento al caso Nuccilli, nei confronti del quale c’è odore di azione legale. «Contro chi ha agito in malafede e con dolo saranno presi provvedimenti nelle dovute sedi, perché l’Olbia è parte lesa», aggiunge l’avvocato.

Vero è che se l’Olbia ha delegato i pagamenti necessari all’iscrizione a un esterno qualche problema di liquidità c’era. Ma, a sentire Surace e Räber, così non sarà in futuro. «I soldi li metteremo noi», assicura il primo. Mentre il secondo rincara la dose: «La società possiede le risorse per finanziare la squadra con un budget sufficiente per poter aspirare a vincere il campionato».

In attesa di conoscere nomi e volti di giocatori e membri dello staff tecnico della squadra, a cui sta lavorando da mesi Ninni Corda, consulente di SwissPro, si sa che il ritiro precampionato si svolgerà ad Arona dal 2 agosto. Il resto verrà comunicato strada facendo.

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