Le squadre galluresi dell'Eccellenza erano opposte ieri alle prime della classe. Impossibile poter ripetere l'en plein, 12 punti, della scorsa settimana. Si disputava infatti la "Stragallurese monti-mare", tra Tempio e Budoni. In ogni caso è arrivato un mezzo bingo, 6 punti, che ha premiato le due che stanno al "freddo" ai piedi del Limbara: Tempio e Calangianus. Le rivierasche sono incappate invece, in una sorta di non programmato “fermo biologico".

La squadra di Giorico si è rivelata finalmente con il suo volto più radioso, rimasto in "embrione" nei turni precedenti. L'undici azzurro si è presentato all'importante appuntamento compatto, ordinato e votato al sacrificio: i frutti sono stati evidenti. La gioia per questa impresa era dipinta sul volto, a fine gara, non solo della calda e appassionata tifoseria ma anche della compagine societaria capeggiata dal presidente Salvatore Sechi. Nella prova più che positiva di tutto il collettivo, non è certamente sfuggita quella a dir poco superlativa sia del giovane difensore Andrea Sanna sia quella del portiere Giovanni Russo, ieri all'esordio. Per parlare del primo citato utilizziamo le parole del simpatico spot televisivo, proposto a più riprese dalla nostra emittente Videolina: «E meno male che c'eri tu», non nel suo marcato senso ironico bensì in quello più puro della battuta. Nel breve volgere di cinque minuti il "novello attore" Sanna ha messo prima lo zampino sul gol del vantaggio, poi ha salvato dalla capitolazione intervenendo con perfetta lettura e scelta di tempo a spazzare via un pallone quasi sulla linea, e per tutto l'incontro ha giganteggiato in difesa a protezione dell’1-0.

Sul Budoni, fermo restando che questa battuta di arresto non inficia i giudizi positivi finora espressi, si può dire che è apparso provato sia fisicamente sia mentalmente dal turno infrasettimanale di Coppa Italia, che peraltro non ha dato i frutti sperati. Rimanendo ai piedi del Limbara eccoci al Calangianus: la squadra di Simone Marini non finisce di stupire. Non è da tutti affrontare con quello spirito una corazzata qual è il Monastir, e in queste situazioni anche la fortuna ti diventa alleata con il gol dello 0-1 al 90’ in dieci contro undici. Ma dietro a tutto questo c'è sicuramente una preparazione meticolosa e professionale da parte di tutto lo staff tecnico, giocatori collaborativi che si impegnano al massimo e una componente societaria sempre vicina ma mai oppressiva. La Calangianus sportiva è palesemente al settimo cielo e qualcuno sogna traguardi ambiziosi. Il presidente Dino Fois e tutto l'entourage dirigenziale gongolano, ma tenendo i piedi ben saldi per terra.

Le considerazioni finali sono per il San Teodoro Porto Rotondo, che per il turno di Eccellenza ha avuto in sorte la squadra, forse più in forma e carica di questo scorcio di campionato. Parliamo dell'Ossese finalista in Coppa Italia e lanciatissima in campionato, in due parole il peggio che potesse capitare. Come sempre l'undici di Malu ha provato a evitare di essere la classica vittima sacrificale, ma non è bastato: 0-3. Per i "Teodorotondini" non rimane che ribadire concetti già espressi: non farsi prendere dallo scoramento, continuare a lottare con il coltello tra i denti, anche perché la classifica dice che la posizione non è certamente tranquilla ma neppure compromessa.

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