Momenti di grande commozione lunedì scorso a Genova, ai Magazzini del Cotone, nel porto antico. Giuseppe Garau, 35 anni, regista sassarese, specializzato in documentari sportivi, ha presentato una storia vera, crudele, tenera e struggente allo stesso tempo: quella dell'attuale centravanti della Sampdoria Fabio Quagliarella.

Il film. Il titolo è "Quagliarella-The Untold Truth". La durata è di 90' e presto sarà in onda sulla piattaforma internazionale Mola TV. Alla prima presente naturalmente il protagonista Fabio Quagliarella, 38 anni, di Castellammare di Stabia, che alla fine della proiezione si è sciolto in un pianto liberatorio. Il centravanti nella sua vita privata ha infatti attraversato momenti terribili, che avrebbero fiaccato chiunque, vittima per anni di uno stalking da parte di chi si professava suo amico."È stato un onore girare la storia di Fabio.- spiega il regista Giuseppe Garau -. Lui e la famiglia per anni sono stati costretti a subire in silenzio una vera e propria persecuzione da parte di una persona a loro vicina, sino alla sua condanna a 4 anni e 8 mesi. Dopo la proiezione - continua - suo padre Vittorio mi ha detto che solo guardando questo film ci si può rendere conto di quello che sia successo. Il pianto liberatorio di Fabio alla fine della proiezione - conclude - ne rappresenta il più valido esempio".

La lunga durata dei lavori. La lavorazione del film documentario, anche a causa del Covid, è durata circa due anni. Tante le testimonianze, tra cui quelle di Alessandro Del Piero e Leonardo Bonucci. Giuseppe Garau, col suo primo lavoro, "Brevi storie sulla Torres", ha vinto nel 2014 la Guirlande d'Honneur, come miglior documentario sportivo. Ma ha avuto anche riconoscimenti per altri lavori. Ora per lui si prospetta un altro grande successo: quello della storia di un bravo calciatore che, nonostante lo stalking, è diventato capocannoniere della Serie A a 36 anni. 

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