Il Carbonia, quella coppa che nelle fattezze ha una vaga somiglianza con quella della Champions, l’aveva già vinta due anni fa (peraltro poche settimane prima di vincere anche il campionato).

Ne fece le spese l’Atletico di Uri ma i minerari venivano da una sfilza di finali perse ai rigori. Adesso il club biancoblù ci riprova perché con il 2-1 rifilato ieri al Kosmoto di Monastir è tornato fra le quattro magiche candidate per portarsi a casa la coppa Italia di Eccellenza.

A novembre le semifinali e al Carbonia toccherà la Tharros (l’altra sarà Budoni-Latte Dolce), ma nel frattempo i minerari si godono un momento positivo in attesa domenica dell’arrivo allo Zoboli della corazzata Budoni:

“Non so se al Budoni farà piacere incontrare noi in questo momento perché stiamo bene – analizza l’allenatore Diego Mingioni – tuttavia siamo consci della forza dell’avversario e magari la gara verrà decisa da episodi”.

Quanto alla coppa Italia, il presidente Stefano Canu e il capitano Nicola Serra ammettono: “Arrivati in fondo, la si vuole vincere: è un trofeo importante e noi ce le siamo già portata a casa due anni fa”. La vittoria potrebbe dare uno scosso anche alla classifica che ora appare deficitaria: il Carbonia ha 14 punti, posizionata perfettamente a metà, “ma con la consapevolezza – conclude Mingioni – che la squadra sta crescendo”. Una durissima preparazione atletica iniziata addirittura ai primi di agosto potrebbe dare risultati insperati.

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