Una passione genuina per la corsa scoperta dopo tanto tempo. Anzi, a voler essere precisi, riscoperta dopo una prima esperienza sino all’adolescenza prima di dedicarsi al calcio. La storia di Claudio Solla è quella di chi ama fare chilometri, traendo da ogni allenamento il meglio da ciò che viene eseguito. Una storia fatta di sacrifici, tra corsa e lavoro, di impegno e della consapevolezza di potersi sempre mettere in gioco con entusiasmo e grinta.

Fondista classe 1982, quarant’anni compiuti il 18 maggio, ha iniziato a correre nel 2016 dopo una lunga parentesi nel mondo del calcio. Tra i suoi fiori all’occhiello il titolo sardo Assoluto sui 5000 in pista, e personali di valore quali 8’48’’93 sui 3000, 15’30’’11 sui 5000, 32’28’’91 sui 10000 e 1h10’06’’ nella mezza maratona. Ad aprile, il 24 per l’esattezza, l’esordio nella più affascinante delle distanze: la Maratona, corsa a Vienna con l’ottimo tempo di 2h28’01’’. Un gara regolare, affrontata di petto con quel pizzico di sana incoscienza che accompagna ogni sfida avvincente.

Tesserato per il Cagliari Marathon Club, seguito dal tecnico Andrea Cabboi da tre anni, Solla è tra i fondisti più forti in Sardegna.  “Ho ripreso a correre nel 2016 per caso’’, racconta,  “decidendo insieme ai miei compagni di calcio di fare per allenamento la non competitiva in occasione della mezza maratona di Uta. Da allora non ho più smesso’’. Il suo primo tecnico è stato Antonello Collu, le prime squadre quelle della Polisportiva Uta e dell’Atletica Uta. I miglioramenti sono stati costanti e la passione si è fatta ogni giorno più forte.  “Mi alleno sette volte alla settimana, ritagliandomi un’oretta di tempo per correre’’, le sue parole.  “A settembre gareggerò ai Tricolori Assoluti sui 10 km in strada, successivamente a quelli di mezza maratona. Il mio obiettivo è crescere nella maratona, sono iscritto a quella di Valencia a dicembre.  Nel 2023, però, spero anche di limare i miei personali sui 10000 e sulla mezza maratona. Il tempo scorre e si fa sentire sulle gambe ma con impegno nulla è precluso nell’atletica così come nella quotidianità’’.

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