Il presidente dell’Asd Porto Torres Calcio, Salvatore Depalmas, i due vice Stefano Valente e Manuela Sechi insieme al dirigente storico, Franco Madeddu, si dimettono dalle cariche dirigenziali della società rossoblù. Una bufera preannunciata dopo i malumori manifestati alla fine del campionato appena trascorso.

«Dopo un anno sportivo vissuto al massimo e dopo tanti sacrifici, ci troviamo costretti a prendere la decisione di rassegnare le dimissioni, scelte fatte a malincuore ma dovute, data la totale assenza di persone vicine al club sia sotto il profilo economico che dirigenziale».

Queste le parole dei quattro componenti il direttivo della società che, dopo una stagione appena conclusa con ottimi risultati, fanno marcia indietro. Il presidente Depalmas spiega le sue ragioni: «Ci siamo trovati ad inizio anno sportivo a dover affrontare la sfida di allestire una squadra in fretta e furia e, con un budget a disposizione ristrettissimo, credo che abbiamo fatto uno sforzo enorme a livello sportivo, sociale ed economico», precisa «e seppure ringraziamo gli sponsor cittadini e non che ci hanno permesso di affrontare la stagione, pur sottolineando che alcune realtà imprenditoriali non hanno mantenuto le promesse, nonostante ciò abbiamo mantenuto gli impegni con tutti, fornitori, staff e atleti».

Il vicepresidente Valente fa appello alle altre realtà cittadine «affinché facciano quadrato, per unirci in un unico sodalizio, in quanto le divisioni non portano da nessuna parte» e aggiunge «sono deluso dalle presenze del pubblico la domenica allo stadio e dalla poca disponibilità delle persone ad indossare i panni del “dirigente” per dare una mano in tutte le vesti per la società». E sulle sorti del Porto Torres calcio «purtroppo la città non può permettersi una categoria come la Promozione regionale, dispendiosa sotto l'aspetto economico e di impegno fisico e mentale, ma ora la palla passa proprio alla comunità. Noi vorremmo continuare a gestire il settore giovanile e chi può si faccia avanti perché i termini per le iscrizioni scadono il 16 luglio prossimo, e sono dietro l’angolo». 

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