Continua il pellegrinaggio delle formazioni bosane che partecipano ai campionati Figc di calcio per la impossibilità di utilizzare il Campo Italia, dove non sono stati ancora ultimati i lavori di riqualificazione. 

E così da tre stagioni Bosa e Calmedia sono obbligate a chiedere altrove ospitalità.

Dopo aver giocato a Pozzomaggiore, Oristano e Bonorva, domenica scorsa la squadra più importante della città – che prende parte al campionato di Eccellenza - è stata costretta a trasferirsi al campo comunale di Silanus per disputare l’incontro pareggiato con la Tharros.

Una situazione non più sostenibile anche perché questo stato di cose alla lunga sta avendo ripercussioni sulla squadra che non riesce ad allenarsi nel migliore dei modi e soprattutto deve fare a meno del proprio pubblico in un momento molto delicato della stagione, che la vede impegnata nel cercare di conquistare la salvezza.

L’allenatore Tore Carboni, che sino ad oggi ha tenuto sulla questione un profilo basso, al termine della gara con gli oristanesi è voluto intervenire pubblicamente: «È inutile piangerci addosso - ha affermato il tecnico - piuttosto faccio un appello al comune di Bosa per sbloccare la situazione del campo, siamo stanchi di chiedere ai paesi vicini di poter giocare, diventa veramente difficile lavorare».

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