Il sorriso, l'affabilità, l'infaticabile azione per promuovere il basket in carrozzina che con l'Anmic ha saputo portare ai vertici d'Italia e d'Europa. È morto a 65 anni Angelo Vitiello, che ha lasciato un segno indelebile nello sport.

Come presidente dell'Anmic ha saputo portare la squadra sassarese a vette che nessun'altra formazione sarda è riuscita a raggiungere. Prima la promozione nella massima serie, nel 1998, poi il dominio nei primi anni del terzo Millennio: sei scudetti di fila, dal 2000 al 2005, tre Coppa Italia, sei Supercoppe italiane (l'ultima nel 2012). Soprattutto ha compiuto un'impresa clamorosa nella stagione 2001/2002 con una sorta di Grande Slam: Supercoppa Italiana, Coppa Italia, Scudetto e Coppa dei Campioni. 

Anche una volta chiuso i battenti con l'Anmic, Angelo Vitiello ha continuato a promuovere lo sport per i diversamente abili con la Polisportiva Sandalyon Sassari, che ha organizzato e collaborato per eventi di integrazione sportiva. Sempre col sorriso, sempre con energia. 

© Riproduzione riservata