La Sigma non sbaglia un colpo nel girone A del campionato Allievi regionali élite. La squadra cagliaritana si è imposta nettamente sul campo dell'Accademia Ogliastra e prosegue inarrestabile la marcia trionfale nel raggruppamento. La tripletta dello scatenato Loi e la doppietta di Mulas hanno fissato il risultato sullo 0 a 5.

Non perde terreno il Monastir che rifila quattro reti alla malcapitata Esseci Sigma, da segnalare la doppietta di Argiolas che ha raggiunto quota 15. L'Effeci Ferrini fa lo sgambetto al Selargius grazie alla rete di Soro mentre il Gigi Riva raccoglie la terza vittoria di fila (3 a 1 al Terralba): ottima la prova del bomber Cadoni che segna il primo gol e propizia il secondo, in fase di copertura la prestazione di Atzeri che mette il bavaglio agli attaccanti terralbesi.

Solo un punto per il Carbonia che nel derby del Sulcis non va oltre il 2 a 2 coi cugini dell’Iglesias.

Nel girone B il bomber Monti, al trentesimo sigillo stagionale, regala all'Alghero altri tre punti contro il San Teodoro. I catalani mantengono invariato il vantaggio su Latte Dolce e Simba che surclassano rispettivamente Catalunya (4 a 2) e Lanteri (8 a 1) .

In coda primi 3 punti stagionali per la Free Time San Paolo che in una gara al cardiopalma batte la Nuorese con gol decisivo di Oggiano.

«Sigma e Alghero confermano una grande tradizione a livello di settore giovanile», dice Cristian Gitani, un passato da team manager del Cagliari in serie A nell'era Cellino e da presidente del Quartu 2000. «Tuttavia constato che tutte le società sono più propense, rispetto ad alcuni anni fa, a prestare tanta attenzione sui giovani. Un ventennio fa allenarsi e giocare», ci tiene a sottolineare, «in un campo in erba era una rarità; oggi è l’esatto opposto: quasi tutti dispongono di un manto erboso e il numero dei campi sterrati è ridotto al lumicino ma è proprio in questi terreni che alleni la tecnica e ti fai le ossa. Di recente», prosegue l'ex attaccante di Ferrini, Arbus e Villacidro, «mi sono emozionato nel vedere quattro ragazzi giocare per strada con un pallone, un 2 contro 2 infuocato. Per me è stato un tuffo nel passato. Strade, campetti, porte di fortuna, muri e abitazioni ai miei tempi erano il teatro delle partite tra i ragazzini. A pensarci bene i più grandi campioni di questo incredibile sport sono nati e cresciuti proprio così».

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