Tommy Rossi era la voce del motorsport sardo. Poteva stare in piedi a parlare in pedana per ore, pronto ad accogliere gli equipaggi alla partenza, all’arrivo e durante le premiazioni di tutti i rally sardi. Poteva stare ore anche a bordo pista, a commentare con la sua inconfondibile voce, metro dopo metro, giro dopo giro, sorpasso dopo sorpasso, tutte le gesta di piloti di ogni età e ogni disciplina, dal karting al rallycross - di cui era diventato speaker di tutto il campionato nazionale, facendo le cronache live non solo a Ittiri ma anche nei circuiti della Penisola.

Sapeva spaziare, con le sue parole raccontava manifestazioni sportive e non, tante discipline, tanti appuntamenti, sempre con impegno e professionalità. E la sua voce nitida rifletteva gli anni trascorsi in radio, prima nel Milanese, dove era nato e dove il suo nome, Antonio, era diventato Tommy per “essere più radiofonico”, poi in Sardegna, dove era diventato olbiese d’adozione.  E a Olbia, Tommy si è spento oggi, a 62 anni, lasciando moglie e tre figli, a cui in queste ore da ogni angolo della Sardegna e non solo stanno giungendo le commosse testimonianze d’affetto nei confronti del professionista e soprattutto dell’uomo, che aveva saputo farsi voler bene e apprezzare da tutti.

Tommy era stato speaker di tutti i rally sardi, dal Sulcis Iglesiente al Costa Smeralda, dall’Asinara al Vermentino e al Terra Sarda, senza dimenticare la Cronoscalata di Tandalò, la Scala Piccada e il Karting ad Alghero e Sestu. Lo scorso giugno, durante la tappa tricolore del mondiale Wrc in Sardegna, era stato come di consueto uno dei conduttori delle premiazioni dei Campionati Regionali Aci Sport Delegazione Sardegna. Negli appuntamenti motoristici successivi, benché non ci fosse, su gran parte delle vetture in gara spiccava l’adesivo con il cuore rosso e l’hashtag #nonmollaremai, che tutti avevano imparato a conoscere e che era stato coniato proprio da Tommy Rossi. Negli anni in cui aveva lottato e convissuto con la malattia, aveva generosamente promosso iniziative benefiche - a cui avevano preso parte anche importanti nomi del panorama musicale regionale e non solo - a favore del reparto di oncologia medica dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. E lo scorso marzo, in occasione dell’ultimo Rally Sulcis Iglesiente, l’organizzazione su invito di Tommy aveva anche creato un premio ad hoc, il “#nonmollaremai”, destinato all’ultimo equipaggio in classifica. Voleva insegnare che non ci si arrende. E, come in queste ore testimoniano post e commossi messaggi, ci è riuscito.

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