La voglia di una regata lunga e avvincente e un filo di nostalgia per i giri di Sardegna del passato. E’ nata così, la Sardinia Race, periplo della Sardegna che salperà venerdì 20 maggio da Cagliari. Quattrocento miglia circa senza scalo: è questa la sfida lanciata dal circolo Buccari sezione vela e accettata già da una decina di equipaggi.

“Il nostro invito è stato accolto con un entusiasmo superiore alle aspettative”, rivela Carlo Conte, vicepresidente del club organizzatore, “l’idea è nata dall’esperienza di tanti giri di Sardegna e dopo aver desiderato di partecipare a regate d’altura importanti come la Middle Sea Race, difficili però da organizzare. L’alternativa, la circumnavigazione della Sardegna, è risultata la soluzione perfetta: più vicina a noi e più semplice da pianificare”.

La Sardinia Race non sarà però una regata per tutti, avverte Conte. “Serve pianificare correttamente la barca e l’equipaggio”, spiega, “i primi due giorni saranno relativamente tranquilli, sarà il terzo a saggiare la preparazione dei partecipanti, dai turni di guardia fino ai pasti a bordo tutto dev’essere programmato per tempo. Diversamente, si rischia che sia la barca a portare l’equipaggio e non il contrario”.

Se la direzione sarà da stabilire sotto data, in base alle previsioni meteo, è certo che la flotta sarà divisa in quattro categorie e monitorata attraverso un sistema di tracking. Sono previsti passaggi a tre cancelli virtuali, all’altezza di capo Bellavista, Capo Testa e Capo Mannu.

L’obiettivo è fare della Sardinia Race una classica del calendario d’altura mediterraneo. “Con le derive, la Sardegna è fortissima ma manca una manifestazione d’altura d’interesse nazionale”, sottolinea Conte, “stiamo lavorando affinché la regata venga inserita nel calendario federale”.

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