Leonard Cohen avrebbe dedicato loro quella splendida canzone che è "Halleluja". E nella quale questi ragazzi che si sono esibiti ieri al provino per "X Factor" alla Mem di Cagliari troverebbero redenzione.

Perché diciamocela tutta, il gioco è quello che diceva Leonard, creare con la voce la tonalità magica con la quale qualcuno si accorga di loro. Che mai dovrebbe sennò pensare la bella Angelica Masala di Gadoni? Che la vita è tutta quel call center nel quale lavora? Certamente no. La sua redenzione lei ieri l'ha trovata cantando "All'alba sorgerò" di Frozen. E allora Angelica non lavora in un call center per un po' di soldi, Angelica è la principessa di ghiaccio che sogna di essere vista per ciò che è: speciale.

Questo provino di "X Factor" - terza tappa in Sardegna dopo Sassari e Olbia - è durato per ciascuno 15 minuti, cominciato alle 10 e finito alle 17. È, per meglio dire, uno scouting. Significa che la popolare trasmissione si fa una prima idea di quanti talenti ci siano in ogni regione. Come Tony Marongiu. Non riesce a stare in piedi sulle sue gambe perché la vita con lei non è stata tanto buona. Ha gli occhi azzurri e una voce che arriva al cielo.

"La musica aggiusta tutto. Aggiusta anche me". Poi sorride e inizia a cantare "Billie Jean" di Michael Jackson e tutta la Mem si ferma perché la sua voce sembra venire dagli abissi. "Questa è la mia rabbia", dice.

Una dolce fanciulla ucraina, Anna Karina, le si avvicina. "Mi darebbe qualche lezione di canto? Tre anni fa ho fatto anche io il provino per "X Factor", è andato male. Ora sto studiando arte, ma ho sentito lei…e forse mi è tornata la voglia di cantare".

"Hallelujah" anche per Stefano Massa, 22 anni, italobulgaro. "La musica è stata la mia salvezza, come i miei genitori adottivi. Avevo 5 anni quando mi portarono via dalla Bulgaria. Cantavo anche quel giorno. Oggi presento "Radio Conga" dei Negrita".

Per Elena Garau, primo anno in architettura, "quando studio e quando canto nella mia creatività mi sento geniale". Mattia & Mattia da Ussana invece ridono, ridono tanto. "Gli ho suonato a fuoco il campanello stamattina, non si voleva svegliare", dice uno dei due, 16 anni e "suo agente", "nel senso che mi occupo di non farlo smettere di cantare".

Più in là, Giancarlo Rocca. "Tra poco tocca a me. Non mi ha accompagnato nessuno. Da una vita mi tifo da solo". "Hallelujah" anche per lui.

Virginia Saba

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