Via del Corso e il Circo Massimo, a Roma, sono separate solo da qualche centinaia di metri. Da lì, dalla strada dello shopping esibendosi davanti a passanti frettolosi, iniziarono i Maneskin.

Ieri sera invece ad attenderli, in uno dei luoghi più iconici della città, sono arrivati in 70mila (sfidando i contagi da Covid, con le relative polemiche, e la nube nera per gli incendi).

Quei quattro ragazzi che suonavano in strada oggi sono quattro rockstar internazionali (c'era anche Angelina Jolie - a Roma per le riprese del suo film Without blood - con la figlia al concerto).

Il Circo Massimo si è andato riempiendo fin dal pomeriggio. Due ore di show, realizzato in collaborazione con Rock in Roma, per ripercorrere la loro favola in musica. Il via non poteva che darlo l'energia travolgente di Zitti e Buoni, il brano con il quale, dopo Sanremo, si sono presi il mondo intero.

Poi è toccato a In nome del padre e a Mammamia, per arrivare a Chosen, il primo singolo di successo della band del 2017, presentato durante X-Factor e a Womanizer, l'omaggio a Britney Spears. Intenso e da brividi, come sempre, il momento in cui Damiano intona Coraline, dedicato alla sua fidanzata Giorgia Soleri.

Non si risparmiamo Damiano, Victoria, Ethan e Thomas che corrono su e giù dal palco principale lungo la passarella che li porta al palco più piccolo in mezzo ai loro fan. C'è spazio anche per l'ultimo singolo Supermodel.

Dal Circo Massimo è risuonato di nuovo quel grido liberatorio che già al Coachella aveva fatto il giro del mondo: "Continuiamo a dirlo anche se a qualcuno dà fastidio: Fuck Putin, fuck la guerra, fancu** i dittatori. E a chi non è d'accordo: Fuck".

Ad applaudire i Maneskin c'erano anche Edoardo Leo, Riccardo Scamarcio, Gabriele Muccino, Anna Ferzetti, Anna Foglietta e i calciatori della Roma Marash Kumbulla e Edoardo Bove.

(Unioneonline/L)

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