Esce domani "Assurdo", album d'esordio del rapper Tredici Pietro che, all'anagrafe, porta un cognome importante. Si perché il 22enne si chiama Morandi, ed è proprio figlio di quel Gianni tanto amato da fan di ogni età.

Lui, se da una parte può trovare le porte del mondo della musica spalancate, dall'altra sente sulle spalle un fardello importante, dato proprio dalla notorietà di papà e dal desiderio, per un ragazzo così giovane, di poter trovare la sua squadra onorando quel nome così amato e ammirato.

"Continuo a chiedermi - ha raccontato Pietro - per quale motivo sia qui a fare musica. È una continua sorpresa e un perenne domandarsi: ma come ce la sto facendo? Assurdo è il fatto che stia facendo musica e che la gente abbia cominciato a prendermi sul serio".

Tredici Pietro per primo si rende conto della sua lontananza, almeno in partenza, dal mondo del rap più comunemente noto: "Per la mia provenienza e anche per il ceto sociale, questo genere di solito non è accessibile. Il rap è popolare, devi avere credibilità. Io la sto ottenendo per meriti".

E per sottrarsi almeno in parte a quel cognome, con cui "è più facile farsi vedere, ma più difficile piacere", Pietro ha scelto un nome d'arte.

"È più una forza che un riparo - spiega - ma l'unica possibilità che ho per distinguermi".

Poi un chiarimento d'obbligo: "Non faccio rap perché si distanzia dal genere di mio papà - tiene a precisare - ma perché è la mia passione. Vado per la mia strada, anche se accetto consigli".

Dall'esplosione su YouTube con "Pizza e fichi", Pietro di strada ne ha fatta. E ora è pronto a lanciare il disco, composto da sette tracce prodotte da Mr Monkey che vanno dal rap più duro alle sonorità newyorkesi e losangeline, parlando di temi leggeri ma anche di attualità.

(Unioneonline/v.l.)
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