Il canto che moltiplica la preghiera nella messa di Pasqua celebrata nella basilica San Gavino.

Negli spazi vuoti della chiesa si è innalzato il "Deus ti salvet Maria" del tenore lirico Francesco Demuro. "Una sorpresa" ha detto il parroco don Mario Tanca "da noi molto apprezzata, unita agli auguri che insieme abbiamo rivolto in maniera mirata ai giovani e agli anziani che in questo brutto momento stanno soffrendo".

Ha prestato la sua voce a coloro che hanno voluto congiungere le mani per rivolgersi col cuore al cielo. "Lo ha fatto in un'occasione che noi definiamo come la messa delle messe - ha aggiunto don Tanca - con un messaggio di Pasqua in cui tutti noi siamo coinvolti nella Resurrezione, in questo momento particolare".

La Pasqua crea rapporti che annullano qualsiasi distanza fisica, una folla che non c'è ma si sente nelle parole del parroco. "Si corre verso una nuova vita con una precisa meta - ha detto don Tanca - un correre senza fatica per vedere il mondo secondo un'ottica nuova, cogliendo il vero significato delle cose che ci circondano e la presenza delle persone con le quali andare avanti per affrontare insieme le difficoltà della vita e la realtà, per poterla cambiare ciascuno nel proprio settore: nella vita sociale e culturale".

L'invito ai fedeli è quello di affrontare la realtà così come è, anche se difficile. Durante la Santa Messa si è ricordata l'importanza de "Si Incontru" che si manifesta con un omaggio alla Madonna delle Grazie, che toglie l'abito del lutto per rivestirsi con un abito nuovo, per essere guidati da lei nel cammino della Resurrezione. Al termine della liturgia il tenore Demuro ha ricordato la devozione della città ai tre Santi Martiri Turritani.
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