Arriva in Sardegna Simone Montedoro, celeberrimo attore romano molto amato dal pubblico per la sua interpretazione del Capitano Tommasi in 8 stagioni della fortunata serie Don Matteo, protagonista de “L'Uomo Ideale”, originale e divertente commedia, quasi una riflessione sull'amore nel Terzo Millennio scritta, assieme ad Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, da Toni Fornari, che firma anche la regia ed è uno dei protagonisti con Emanuela Fresi e Noemi Sferlazza.

Una produzione Associazione Teatri per Roma in cartellone da stasera, venerdì 31, al Cine/Teatro “Olbia”, domani al Teatro Civico di Alghero, domenica 2 aprile al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, lunedì 3 aprile al Teatro “Antonio Garau” di Oristano e infine martedì 4 aprile al Teatro Centrale di Carbonia, tutte le sere con inizio alle 21, sotto le insegne della Stagione de “La Grande Prosa” organizzata dal CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna presieduto da Antonio Cabiddu e diretto da Valeria Ciabattoni.

Una pièce brillante e attuale dove, sullo sfondo della elegante e accogliente casa-ufficio in cui abitano e da cui dirigono la loro casa di moda, Giada e Lollo, amici e soci d'affari, discutono sull'importanza e sul valore dei sentimenti, a partire dal sogno romantico di trovare la propria anima gemella, a fronte della possibilità di abbandonarsi a brevi avventure, prediligendo relazioni superficiali per non rinunciare alla propria libertà.

Ciascuno di loro è profondamente convinto di ciò che afferma ed entrambi mettono in pratica le loro teorie, la prima trascorrendo, in un certo senso, i giorni nell'attesa dell'incontro decisivo con colui che potrebbe diventare l'uomo della sua vita, l'altro concedendosi il piacere di sperimentare e di cambiare spesso partner, lasciandosi guidare dal desiderio e dall'istinto, senza mai impegnarsi o costruire legami, né preoccuparsi di essere abbandonato o di “tradire”, da autentico single per scelta e per vocazione, con la certezza che l'amore sia soltanto un'invenzione o, per dirla meglio, una poetica illusione.

Tuttavia di comune accordo, su suggerimento di Ida, la vivace e “verace” colf che si intende di pulizie domestiche ma ancor più di questioni di cuore, Giada e Lollo fanno pubblicare un annuncio per dare in affitto una stanza a un nuovo coinquilino, con l'obiettivo di selezionare il «candidato del cuore».

Una sfida, quasi un gioco di società per vagliare le doti e cercare di individuare il miglior campione, come accadeva nelle favole di un tempo dove folle di principi si presentavano a corte per chiedere la mano della figlia del re e ovviamente – Turandot insegna – non mancavano le ardue prove da superare e neppure i pericoli, finché il più nobile e valente tra i pretendenti fosse riuscito nell'impresa conquistando così la mano, e forse il cuore, della fanciulla.

Ma poi sulla soglia si presenta Damiano, bello, affascinante, cortese, divertente, perfetta incarnazione di un moderno “principe azzurro”, capace di incantare tutti con il suo carisma e il suo modo di fare, tanto che non è solo Giada a sentirsi turbata e attratta da quello sconosciuto, ma pure Lollo sembra perdere la testa.

Tra i due scatta, anzi, una sorta di rivalità, entrambi cercano di farsi notare e ottenere le attenzioni dell'avvenente neoinquilino, in un susseguirsi di colpi di scena tra situazioni tragicomiche e battute esilaranti, con finale a sorpresa.

L.P.

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