Promessa mantenuta. Salmo ha scelto la sua città, Olbia, per il concerto annunciato sui social con lo scopo di sostenere la Sardegna devastata dagli incendi.

Il cantante si è esibito sotto la ruota panoramica: davanti a lui il suo popolo, che ha riempito il water front cantando, urlando e ballando.

Il live gratuito si è riempito, alimentato dal passaparola sui social network. Non c’era nulla di ufficiale, ma le voci si rincorrevano e già in mattinata un mezzo palco iniziava a farsi largo sotto la ruota panoramica.

Fondi e donazioni alle popolazioni colpite dagli incendi? Salmo ha iniziato così, parlando di concerti, live e spettacoli: “Io stamattina non sapevo che fare e ho scritto una lettera allo Stato italiano. Caro signor Stato vorrei ricordarle che quasi tutti i settori lavorativi in Italia sono ripartiti. L'unico settore dimenticato da Dio e dallo Stato è quello dell'arte e dello spettacolo. Non possiamo fare i concerti. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, tutti distanziati e seduti. Signor Stato noi vogliamo alzarci e saltare. La musica, la cultura e l'arte sono importanti quanto lo sport”. Ancora: “Dobbiamo fare di tutto per vaccinarci”.

Poi via alle canzoni: 40 minuti di delirio, con il pubblico che canta e balla, sudato e accalcato.

Inevitabili le polemiche sui sociale: dov’è il distanziamento? Dove sono le mascherine?

“La zona di Oristano è stata devastata dalle fiamme e ci sono famiglie in difficoltà, pastori che hanno perso il bestiame e non possono lavorare. Hanno bisogno di una mano. Organizziamo un live completamente gratuito e una raccolta fondi su internet per aiutare queste persone. Non so quando potremmo fare il live e se ce lo permetteranno, ma noi lo faremo ugualmente”, aveva detto Salmo mentre l’Isola bruciava, e dopo l’esibizione a Cala dei Sardi macchiata dalle polemiche proprio perché arrivata in quei giorni drammatici per la Sardegna.

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