Mentre attende i numeri ufficiali della decima edizione del Red Valley, andata in scena la settimana scorsa alla Olbia Arena, Olbia si interroga sul futuro dell’evento in città: l’accordo con l’organizzazione del festival nato ad Arbatax, dov’è andato in scena fino al 2022, è scaduto quest’anno, e le voci del possibile trasferimento altrove dell’evento targato Magma Events non lasciano indifferenti gli olbiesi. A partire da Angelo Cocciu.

«Come capogruppo del gruppo consiliare di Forza Italia e consigliere comunale della città di Olbia, ribadisco con forza e con convinzione che il Red Valley Festival deve rimanere a Olbia, non solo perché è un grande evento musicale, ma perché è una realtà che ha segnato profondamente la crescita culturale e turistica della mia città e dell’intera Sardegna», dichiara attraverso una nota stampa diramata in queste ore.

«Non posso dimenticare che quando, quattro anni fa, il progetto fu presentato al sindaco Settimo Nizzi, egli ebbe subito la lucidità e l’intuito politico di comprendere la grandezza di quella proposta e di sostenerla senza esitazioni. È grazie a quella visione, propria di un grande sindaco – prosegue Cocciu –, che Olbia ha potuto accogliere un festival oggi conosciuto a livello internazionale, un appuntamento che nelle sue dieci edizioni, di cui quattro ospitate proprio qui a Olbia, ha visto passare centinaia tra giovani, artisti e operatori, trasformando la nostra città in un punto di riferimento nazionale, per la musica e l’intrattenimento».

Dopo aver ringraziato «Luca Usai, Sebastiano Pisciottu, Maurizio “Salmo” e Vittorio Beccu, i veri ideatori e organizzatori del Red Valley, la cui competenza e passione hanno consentito di portare in Sardegna grandi artisti internazionali e di registrare numeri da record, con 350 mila biglietti staccati in quattro anni», Cocciu ricorda l’impegno profuso da consigliere regionale “affinché questo straordinario evento potesse radicarsi a Olbia”.

E rilancia: «Oggi non basta più l’impegno del singolo, serve che la Regione Sardegna faccia la propria parte, e che attraverso l’assessore al Turismo, Franco Cuccureddu, individui finalmente le risorse necessarie per garantire stabilità e futuro a una manifestazione che ha già dimostrato tutto il suo valore economico, sociale e culturale, per l’intera Isola”. Per concludere così: “Sappiamo bene che ci sono città, in Sardegna e persino fuori dall’Isola, pronte a contendersi il festival, ma la verità è che il Red Valley è nato e cresciuto qui, e qui deve restare, perché Olbia – sottolinea ancora Cocciu – lo ha accolto, sostenuto e fatto crescere ed è quello che è, perché il sindaco Nizzi ne ha intuito la potenzialità quando pochi ci credevano, e perché oggi i numeri, il pubblico e la storia parlano chiaro. Per questo ribadisco con fermezza che il Red Valley non è soltanto un festival, ma è un pezzo dell’identità di Olbia e della Sardegna, ed è nostro dovere difenderlo e sostenerlo».

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