“Quinta dimensione”, anche la Sardegna nel nuovo programma tv di Barbara Gallavotti
Quattro approfondimenti per raccontare ciò che avviene alle frontiere della ricerca
Quattro approfondimenti per raccontare ciò che avviene alle frontiere della ricerca, con due puntate dedicate anche alla Sardegna. È quanto propone “Quinta Dimensione – Il futuro è già qui”, il nuovo programma di approfondimento e divulgazione scientifica di Rai 3, condotto da Barbara Gallavotti, in onda in prima serata a partire da sabato 12 marzo (alle 21.50).
L’epidemia di Covid-19 ha reso l’umanità suo malgrado protagonista di una pagina di storia. Il fatto di aver vissuto gli eventi non sempre però consente di dar loro un senso. Questo è l’obiettivo della prima puntata di “Quinta Dimensione”, dal titolo “Invisibili - Cosa ci ha svelato e insegnato il Covid”. In un unico grande racconto tra storia e futuro si passano in rassegna le grandi epidemie che hanno sconvolto l’uomo nei secoli, per capire cosa si può imparare oggi, lanciando uno sguardo al domani e, in particolare, ai frutti che potrà dare la conoscenza acquisita grazie agli enormi sforzi compiuti negli ultimi due anni.
Barbara Gallavotti, con l’intervento di ospiti illustri ed esperti, ricostruisce la diffusione del Sars-CoV-2, affrontando i grandi interrogativi rimasti in sospeso o che hanno ricevuto solo una risposta parziale, a cominciare da come la pandemia abbia avuto inizio.
Partendo dalle foreste, scrigni di biodiversità costantemente minacciati dall’azione dell’uomo, nel corso della puntata si ripercorre la lunga storia della guerra tra esseri umani e microbi.
Si analizzano le strategie e gli strumenti elaborati dall’uomo per prevenirle e proteggersi, come Predict, ambizioso progetto di ricerca per l’identificazione di nuovi virus, o i più moderni laboratori come il Biosafety Center di Berna guidato da Kathrin Summermatter, dove si studiano agenti infettivi pericolosi seguendo rigidissimi protocolli di sicurezza.
Il virologo Alessandro Marcello, direttore del laboratorio di Virologia molecolare Icgeb di Trieste, spiega come non sia verosimile manipolare il patrimonio genetico di un organismo senza lasciare tracce.
Fra gli altri interventi quello di Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Sacro Cuore di Roma e consigliere scientifico del Ministro della Salute per l’emergenza da coronavirus, lo scienziato Francesco Stellacci del Politecnico Federale di Losanna, che illustra le sue ricerche per creare molecole per realizzare un antivirale ad ampio spettro, Paolo D’Ancona medico epidemiologo, Primo ricercatore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS, che mostra come i batteri siano estremante bravi e veloci a sviluppare resistenza agli antibiotici e l’immunologo statunitense consigliere del presidente americano per la lotta al Covid Anthony Fauci e Marco Cavalieri, responsabile per i vaccini dell'Ema.
(Unioneonline/v.l.)