Il Longevity Fest celebra Pupi Avati. La quarta edizione del primo festival internazionale dedicato alla longevità e alla qualità della vita, andata in scena nel fine settimana tra Porto Cervo e Arzachena, si è chiusa con la consegna del Longevity Award 2025 al grande regista, fresco di David di Donatello alla carriera, che compirà 87 anni il 3 novembre.

«Ringrazio coloro che hanno scelto di assegnarmi questo premio, dopo oltre 50 film credo sia un attestato di stima che mi gratifica», le parole di Avati, intervenuto al Conference Center di Porto Cervo nella serata finale della tre giorni smeraldina.

«La mia longevità artistica? Credo derivi dalla necessità di raccontare e raccontarsi, che nasce dalla mia cultura contadina», ha sottolineato a margine della cerimonia di premiazione. «Una cultura nella quale sono cresciuto da bambino, e in cui il raccontare era fondamentale, non esistevano altri strumenti come la radio, la televisione o il cinema. Penso che nei riguardi di certe patologie la felicità sia terapeutica. La positività e la serenità aiutano a prevenire le malattie». 

Il riconoscimento è stato assegnato ad Avati durante la serata condotta dalla giornalista Barbara Carfagna, alla presenza del direttore artistico del Longevity Fest Pietro Mereu e dei rappresentanti del Consorzio Costa Smeralda, promotore dell’evento, tra cui il presidente Renzo Persico, che ha consegnato il premio al cineasta bolognese, autore di capolavori assoluti del cinema italiano come (tra gli altri) “Storia di ragazzi e di ragazze”, premiato col David di Donatello per la Miglior sceneggiatura nel 1990, “Il cuore altrove” (David per il Miglior regista nel 2003), “Il papà di Giovanna” e “Lei mi parla ancora”.

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