Cinquant'anni di carriera per i Procol Harum, leggendaria band britannica nata nel 1967 dal sodalizio tra Gary Brooker, pianista dei Paramounts, e l'amico Keith Reid, il "Mogol della musica leggera inglese", e in arrivo in Italia tra pochissimi giorni.

Tre le tappe in programma: a Milano (domani, Teatro Dal Verme), a Pordenone (7 ottobre, Palasport) e a Roma (9 ottobre, auditorium Parco della Musica).

Un'occasione speciale per vedere il gruppo finalmente sul palco, dato che l'ultima apparizione nel nostro paese risale al 2010.

I Procol Harum, fra i più grandi gruppi rock di tutti i tempi e fra i primi "progressive" inglesi, nell'anno del debutto hanno sbancato letteralmente il mercato discografico internazionale con "A whiter shade of pale", fra i singoli più venduti al mondo (ben 10 milioni di copie) e una delle canzoni più riconoscibili e suonate di sempre.

Il gruppo britannico ha pubblicato da poco un nuovo album, "Novum" (uscito ad aprile per la Eagle Records / Universal), tredicesimo della carriera, che segue a 14 anni di distanza il precedente "The Well's On Fire".

"Novum" è composto da undici canzoni scritte dall'intera band con l'aiuto del paroliere Pete Brown (già noto in passato per la sua collaborazione con i Cream) e questa metodologia compositiva ha dato un indirizzo diverso alle canzoni. La copertina è opera di Julia Brown e richiama l'album di debutto del 1967. Mezzo secolo fa con quel disco i Procol Harum hanno contribuito a definire il rock progressivo senza smarrire le radici blues e soul che li hanno sempre contraddistinti.

L'attuale line up, nata negli anni 90 e guidata sempre dall’ incontrastato leader Gary Brooker (voce e piano), include Matt Pegg al basso, Geoff Dunn alla batteria, Geoff Whitehorn alla chitarra e Josh Phillips alle tastiere.

(Redazione Online/v.l.)
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