Bufera a Parigi durante la cerimonia dei César, gli Oscar francesi, per il record di nomination a Roman Polanski, regista di "J'accuse" accusato di violenze sessuali.

Preso di mira dalla contestazione, il cineasta polacco naturalizzato francese - che era assente - ha vinto il premio come miglior regista, ma l'annuncio è stato accolto da grida e fischi in sala. Mentre Adele Haenel, l'attrice diventata simbolo del nuovo "metoo" transalpino, ha abbandonato la sala per protesta.

Quanto ai film, a trionfare è stato "Les Miserables", pellicola sulle banlieue disperate di Francia, che è stato incoronato come "miglior film" nonché il più premiato della serata.

Il colpo di scena era nell'aria: tutte le 4 ore di cerimonia sono trascorse fra silenzi e battute della presentatrice Florence Foresti e dei vari vip dello spettacolo chiamati sul palco a consegnare i riconoscimenti.

Fra di loro Chiara Mastroianni e Fanny Ardant (premiata come miglior attrice non protagonista per "La belle epoque").

Prima della serata, fuori dalla Salle Pleyel di Parigi si sono radunate un centinaio di persone per contestare Polanski, diventato ormai un bersaglio del pubblico femminile da mesi.

L'86enne è ricercato dalla giustizia americana nell'ambito di un procedimento per corruzione di minorenne cominciato nel 1977.

Di recente è stato oggetto di nuove accuse di violenze sessuali da parte della fotografa francese Valentine Monnier, che sostiene di essere stata picchiata nel 1975 in Svizzera quando aveva 18 anni.

(Unioneonline/M)
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